venerdì 8 maggio 2009
5 maggio 2009
5 maggio 2009, un giorno qualsiasi che con il tempo tenderò a dimenticare. Ma anche, come molti della mia vita un giorno intenso.
In ventiquattro ore ho ricevuto un fugace complimento, una critica, un gesto poco comprensivo, un abbraccio leale, un'offerta d'aiuto, un'assurda ingiustizia, una piacevole attenzione, una pessima battuta, un danno ma e per fortuna anche molti sorrisi e dell'affetto sincero. Tanti momenti e molte diverse emozioni. Così come spesso le cose positive mi alleggeriscono e mi lasciano aperta e sorridente, altrettanto frequentemente le cose negative mi lasciano arrabbiata, frustrata, irrigidita e concentrata su cose che non posso cambiare e magari neanche del tutto capire, anche per una giornata intera. Tutti questi momenti però, sia che mi lascino gioiosa sia che mi lascino frustrata, comunque mi lasciano.
Prima o poi lo fannno tutti e così anche il più bello dei sorriso se ne va.
Cioè non è che proprio se ne va. Non è scomparso, è solamente passato a qualcun altro nello stesso modo in cui è stato passato a me, inconsapevolmente in una nuova successione di emozioni. Tutto succede inconsapevolmente, ma è bello ogni tanto fermarsi e "vedere" il percorso di un sorriso e immaginare il contagio della serenità che abbiamo dato e ricevuto. Ma è anche allo stesso modo triste vedere il percorso della rabbia, i modi distruttivi in cui esprimiamo ciò che ci è stato trasmesso verso persone a cui vogliamo bene o a perfetti sconosciuti. Le emozioni sono quindi durevoli, molto di più che i contesti nei quali ci vengono trasmesse. È per questo che stanotte, trovando la mia macchina in buona parte distrutta, (per? ...rabbia, frustrazione, vandalismo, odio, violenza?) ho abbracciato, come sempre salutando, i miei due amici, guidato fino a casa guardando la città dal parabrezza rotto, senza perdere il sorriso per tutto ciò che di bello mi ha dato questo 5 maggio 2009 qualunque.
In ventiquattro ore ho ricevuto un fugace complimento, una critica, un gesto poco comprensivo, un abbraccio leale, un'offerta d'aiuto, un'assurda ingiustizia, una piacevole attenzione, una pessima battuta, un danno ma e per fortuna anche molti sorrisi e dell'affetto sincero. Tanti momenti e molte diverse emozioni. Così come spesso le cose positive mi alleggeriscono e mi lasciano aperta e sorridente, altrettanto frequentemente le cose negative mi lasciano arrabbiata, frustrata, irrigidita e concentrata su cose che non posso cambiare e magari neanche del tutto capire, anche per una giornata intera. Tutti questi momenti però, sia che mi lascino gioiosa sia che mi lascino frustrata, comunque mi lasciano.
Prima o poi lo fannno tutti e così anche il più bello dei sorriso se ne va.
Cioè non è che proprio se ne va. Non è scomparso, è solamente passato a qualcun altro nello stesso modo in cui è stato passato a me, inconsapevolmente in una nuova successione di emozioni. Tutto succede inconsapevolmente, ma è bello ogni tanto fermarsi e "vedere" il percorso di un sorriso e immaginare il contagio della serenità che abbiamo dato e ricevuto. Ma è anche allo stesso modo triste vedere il percorso della rabbia, i modi distruttivi in cui esprimiamo ciò che ci è stato trasmesso verso persone a cui vogliamo bene o a perfetti sconosciuti. Le emozioni sono quindi durevoli, molto di più che i contesti nei quali ci vengono trasmesse. È per questo che stanotte, trovando la mia macchina in buona parte distrutta, (per? ...rabbia, frustrazione, vandalismo, odio, violenza?) ho abbracciato, come sempre salutando, i miei due amici, guidato fino a casa guardando la città dal parabrezza rotto, senza perdere il sorriso per tutto ciò che di bello mi ha dato questo 5 maggio 2009 qualunque.
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mi spiace x l'evento in sè davvero deprecabile, ma la riflessione che ti ha ispirato è una vera poesia!
RispondiElimina...non riesco a pensare a una vita priva della poesia delle emozioni. grazie :-)
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