mercoledì 3 giugno 2009
Sospesa.
Venerdì mi sembrava che non dovesse esaurirsi mai questo ponte, 4 interminabili giorni tutti per me. Shopping. Mare. Post. Aperitivi. Chiacchiere. Sonno. Senza orari, senza regole. Nuovi ritmi.
Questa mattina ho aperto gli occhi, pigramente e inconsciamente ho guardato la sveglia, "Le 8.03. Come le 8.03?!!? No, l'ho combinata di nuovo." Mi sono scaraventata giù dal letto pensando a cosa fosse più opportuno rinunciare, doccia o colazione? Nel frattempo ho raggiunto il giaciglio del nano e gli ho praticamente urlato nelle orecchie "Dai Hulko sveglia. Veloce che è tardi sono le 8.00." Lui un po' intontito dal sonno e parecchio preoccupato dalla mia voce di qualche decibel più alta del consentito nelle prime ore del mattino mi ha guardata stranito e accusatore e mi ha detto: "Ma mamma io non devo andare a scuola oggi." Come sarebbe a dire che oggi non vai? Ho pensato fra me e me accasciandomi sulla sponda del letto, giusto oggi è ancora festa, oggi è la vera festa, quella di celebrazione della Repubblica Italiana e della sua, per alcuni vetusta, Costituzione. L'ho osservato mentre riprendeva sonno e fra me e me ho pensato di essermi giocata anche le ultime sinapsi. Non ho che poco più della metà degli anni della Repubblica e mi sento già così spossata. Ce la faremo a resistere a tutti questi 'attacchi'?
Questa mattina ho aperto gli occhi, pigramente e inconsciamente ho guardato la sveglia, "Le 8.03. Come le 8.03?!!? No, l'ho combinata di nuovo." Mi sono scaraventata giù dal letto pensando a cosa fosse più opportuno rinunciare, doccia o colazione? Nel frattempo ho raggiunto il giaciglio del nano e gli ho praticamente urlato nelle orecchie "Dai Hulko sveglia. Veloce che è tardi sono le 8.00." Lui un po' intontito dal sonno e parecchio preoccupato dalla mia voce di qualche decibel più alta del consentito nelle prime ore del mattino mi ha guardata stranito e accusatore e mi ha detto: "Ma mamma io non devo andare a scuola oggi." Come sarebbe a dire che oggi non vai? Ho pensato fra me e me accasciandomi sulla sponda del letto, giusto oggi è ancora festa, oggi è la vera festa, quella di celebrazione della Repubblica Italiana e della sua, per alcuni vetusta, Costituzione. L'ho osservato mentre riprendeva sonno e fra me e me ho pensato di essermi giocata anche le ultime sinapsi. Non ho che poco più della metà degli anni della Repubblica e mi sento già così spossata. Ce la faremo a resistere a tutti questi 'attacchi'?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
beh!
RispondiEliminaa me è suonata la sveglia alle 8 invece...e mi sono pure svegliata...
e era pure festa!
ps: ricordarsi sempre di disattivare la sveglia se è un giorno di festa.
ps: e soprattutto ricordarsi sempre di sentire la sveglia se non è un giorno di festa!!! :-D ahahah!
RispondiEliminaL'ultimo post scriptum era a mio personalissimo uso e consumo.
RispondiElimina...e scusate se ho approfittato di questo spazio! ;-)
cara Eppi (calzante direi! posso?) siamo donne occupatissime che sfruttano a pieno il proprio tempo, probabilmente incosciamente avremmo voluto interrompere tutto quell'ozio beato :-/
RispondiEliminaps sono d'accordo con te, ricordarsi sempre di disattivare la sveglia se è un giorno di festa :-)
cara LaZia è inutile che ce la raccontiamo... domani tocca a te svegliare me o viceversa?!
RispondiElimina:-)