mercoledì 16 ottobre 2013
La Megaditta ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica cambia sede.
Siamo pronti.
Siamo tecnicamente pronti. Abbiamo imballato, catalogato ed etichettato l'antidiluviano archivio cartaceo che portiamo con noi a memoria di quel che siamo stati. Una scatola pro-capite per gli strumenti ed effetti personali attende di essere riempita in modo distratto venerdì pomeriggio. L'arredo già spoglio e silente è rassegnato all'abbandono. I ricordi avvolti nel pluriball dell'anima sono al sicuro da nuove scosse e dalle manovre maldestre degli estranei chiamati ad occuparsi del cambiamento.
Visti dall'esterno siamo pronti, dall'interno meno, anche se ci siamo abituati all'idea, i toni si sono fatti meno concitati e le strategie più definite. Abbiamo trovato un equilibrio. Certo non è stato facile arrivare a maturazione. I traslochi si sa obbligano a rivisitare il passato, a volte lasciano un sorriso pieno altre solo l'amaro.
Ma il peggio è passato.
C'è stato un momento di profondo smarrimento quando appresa la notizia della migrazione abbiamo dovuto accettare di andare incontro all'ignoto lasciando l'ormai confortevole noto. E ognuno di noi ha reagito alla propria maniera, fortunatamente qualcuno anche in modo assennato. I corridoi per giorni e giorni sono stati fucina di creatività e di allegria per veri intenditori:
- "Ho sentito che nella nuova sede non ci sono bidet e docce."
- "Chissà dove andremo a pranzo?"
- "Le scrivanie sono più piccole e chiare, sembra la sala d'attesa dell'ospedale."
- "Mi hanno detto che tutte le donne dell'azienda di fianco alla nostra fanno un corso di difesa personale."
- "Non ci sono parcheggi."
- "La metropolitana è lontanissima."
- "...e pare che di lì non passi nemmeno Babbo Natale."
Oggi l'ultima di un collega ad un cliente all'altro capo del telefono, "Andiamo a nord. Adesso siamo a sud e andiamo a nord." La storia si ripete.
L'ultimo chiuda la porta.
Life is good. Sure!
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