domenica 13 marzo 2011
Il tempo stringe.
Saliamo in macchina accendo motore e radio, inizio la manovra e alzo al massimo il volume.
- Ligabue, lo so.
- No è Vasco Rossi.
- Ah sì, quello che va in moto.
Mi ci vuole un attimo,
- No, quello è Valentino Rossi.
- Giusto! Sono fratelli?
- Beh, no.
- Allora come mai hanno lo stesso cognome?
- Perché è molto diffuso.
- Vuol dire che hanno fatto tanti figli, che hanno fatto tanti figli anche loro?
- Più o meno.
Vigliaccamente supero il momento senza dire di più, esattamente come ho glissato un'ora prima quando per evitare che si inzuppasse di acqua piovana aspettando il verde l'ho acchiappato per il giubbotto facendolo retrocedere al riparo di una tettoia e soprattutto stazionare davanti il distributore di profilattici in un silenzio partecipato.
- Ligabue, lo so.
- No è Vasco Rossi.
- Ah sì, quello che va in moto.
Mi ci vuole un attimo,
- No, quello è Valentino Rossi.
- Giusto! Sono fratelli?
- Beh, no.
- Allora come mai hanno lo stesso cognome?
- Perché è molto diffuso.
- Vuol dire che hanno fatto tanti figli, che hanno fatto tanti figli anche loro?
- Più o meno.
Vigliaccamente supero il momento senza dire di più, esattamente come ho glissato un'ora prima quando per evitare che si inzuppasse di acqua piovana aspettando il verde l'ho acchiappato per il giubbotto facendolo retrocedere al riparo di una tettoia e soprattutto stazionare davanti il distributore di profilattici in un silenzio partecipato.
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