giovedì 11 marzo 2010

Se qualcosa può andare storto lo farà.

lunedì 08 marzo.

lunedì 8 marzo messo in agenda nella notte dei tempi.
ovvero a febbraio NonnaRagno e NonnoIlSavio decidono di prendersi un meritato riposo dal nipotesitteraggio e programmano una gita da venerdì 05 marzo a martedì 09 marzo. L'ortodontista di Hulko nel contempo ci dà appuntamento per il pomeriggio di lunedì 08 marzo. Annoto entrambe le variazioni sul tema. In ufficio si susseguono i giorni, si presentano nuovi impegni, si rendono necessari i turni, ci minaccia uno stormo di cavallette e programmano per l'08 marzo il ricovero pre-operatorio del padre della collega. Incamero mentalmente lo slittamento del controllo ortodontico a data da destinarsi e presenzio in ufficio ma a pochi giorni dal fatidico 08 marzo viene posticipato il ricovero. Torna in agenda il mio appuntamento.

lunedì 8 marzo rivisto e corretto. A metà della settimana i giochi sembrano fatti e fra me e me comincio a calcolare i tempi e penso che potrei strategicamente anticipare la timbratura di lunedì mattina alle 8,15 accompagnando Hulko a scuola alle 7.30 per ridurre al minimo le ore di permesso, faccio infatti, ormai si sa, un lavoro di estrema e vitale importanza (tono ironico) e ogni assenza ha grosse conseguenze sull'andamento economico nazionale. Ignoravo però che laMammadiStreghetta di lì a poco mi avrebbe domandato gentilmente di darle un passaggio per andare a fare gli esami del sangue alle 8.30 di lunedì 08 marzo (ma il 09 marzo finisce per caso il calendario Maya!?). Ricambio mentalmente la timbratura d'ingresso in azienda di lunedì e ricalcolo le ore di permesso. I nonni intanto partono e si fa sempre più fievole la possibilità di attuare il piano B.

lunedì 08 marzo un accanimento. Venerdì pomeriggio ricevo la mail del Kapo! che mi offre l'imperdibile opportunità di tenere una presentazione in sue veci lunedì 08 marzo dalle 14,45 alle 15.30. Accetto, inenarrabili infatti le prospettive di crescita professionali che ne possono conseguire (ma che non ne conseguiranno). Calcolo mentalmente i tempi di trasferimento fra la sala riunione e il parcheggio e decido di avere un margine sufficiente per raggiungere il cancello della scuola entro le 16.30.

lunedì 08 marzo peggio di così non può andare. Hulko si ammala nel week end o meglio racconta febbricitante e gongolante di essere stato l'unico a riuscire a schivare i controlli delle insegnanti uscendo in cortile senza giacca ottenendo in premio 'l'accidente' rivoltogli dal resto della classe. Pianifico, ripianifico, cambio prospettive, invoco qualche santo ma alla fine ne cavo poco, questo lunedì 08 marzo in qualche modo s'ha dà fa'.
Hulko finisce a scuola alle 8.25, laMammadiStreghetta e Streghetta (risparmiata dall'obbligo scolastico perché reduce da debilitanti dolori di pancia e affini) scaricate di fronte all'ambultorio alle 8.39 e la sottoscritta, impavida ma già un po' provata, raggiunge la macchinetta del timbro alle 09.00.

lunedì 08 marzo ormai senza controllo. Slitta impunemente l'orario della presentazione, dalle 15.15 alle 16.00. Stremata ricalcolo i tempi e a questo punto anche le forze, il risultato è che ce la posso ancora fare. Telefono a scuola e isterica ma camuffata da perfetta donna-manager & mamma dico che potrei tardare una manciata di minuti e che aspettassero di vedermi apparire almeno all'orizzonte prima di depositare sul marciapiede il nanetto. Mi presento fuori dalla sala riunioni spaccando il minuto ma non è libera, il mio intervento segue quello di una collega che si attarda ma non è colpa sua anche quello prima di lei e quello prima ancora e ... in effetti forse siamo tutti in ritardo sulla vita. Alle 15.28 busso discretamente e con un sorriso irresistibile chiedo gentilmente che mi lascino il posto. Entro alle 15.30 faccio il mio intervento, nel mentre mi telefona laMammadiStreghetta che si offre volontaria ma rifiuto non volendo approfittare del suo buoncuore e della sua pazienza e poi ho calcolato tutto (o quasi). Lascio la mia platea, confusa e felice, alle 15.59 rientro in ufficio, recupero borsa e giacca, lancio un paio di saluti e mi butto in corridoio. Passando di fronte al GrandeKapo! però mi illumino (non si dimentichino le grandi prospettive di carriera), ritorno sui miei passi e investo altri 120 secondi del mio tempo (con ennesimo ricalcolo mentale), illustrando gli esiti dell'incontro appena tenuto e delle mia evidente grande comunicativa. Riprendo la marcia verso il timbro e alle 16.07 metto fine alla giornata lavorativa. Salgo in macchina e arrivo di fronte la scuola alle 16.26 in netto anticipo e questo mi dà il tempo di riflettere sul fatto che posso migliorarmi sui 'ricalcoli'.

(to be continued)

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