lunedì 16 novembre 2009

Mamma di qualcuno

Cara MammYX,

e' da tanto che non partecipo alla vita del blog per diversi motivi che non voglio elencare, ma il tuo post mi ha ferita nel mio amor propio e quindi ho deciso di commentarlo.

Premesso che io "mamma di qualcuno" potrei scrivere un post del tutto analogo al tuo ma speculare, mi chiedo quando noi donne smetteremo di classificarci come "donne che lavorano" e "donne che non lavorano". Tu dici di subire una violenza psicologica da parte della societa' perche' pensi di venire considerata una madre inadeguata in quanto lavoratrice. Io ti posso dire di subire la stessa violenza da parte di chi (e ti assicuro che sono tanti) pensa che "...tanto lei non fa un c...o tutto il giorno". Perche' gli uomini non si fanno mai questi problemi? Loro poverini lavorano tutto il giorno, e se non lavorano tutto il giorno sono ancor piu' poverini soprattutto in questo periodo (mentre noi siamo casalinghe). Il problema e' anche la societa', in particolare qui da noi, perche' all'estero e' del tutto normale che una donna si occupi prima dei figli, e poi a quarant'anni rientri nel mondo del lavoro. Ma il vero problema siamo noi, con il nostro perenne e insanabile senso di inadeguatezza: se lavori non sei una buona madre, se non lavori hai vissuto una vita inutile. Vorrei inoltre ricordarti che ora ti giudica la societa', domani forse saranno i nostri stessi figli; per te "perche' tu non ci sei mai stata quando io avevo bisogno...", per me "cosa vuoi saperne tu che non hai mai fatto niente...". Scusa l'acredine che ho messo in questo scritto, ma oggi mi sento cosi'.

1 commento:

  1. Quante altre volte abbiamo fatto le stesse considerazioni da quando ci conosciamo? Molte, alcune direttamente altre affrontando di sponda questa nostro sentire.
    E' vero probabilmente la violenza psicologica è quella che in parte ci infliggiamo perseverando "nel nostro perenne e insanabile senso di inadeguatezza" ma sono anche convinta che affondi radici in un passato decisamente più remoto di quello che possiamo vantare io e te (non siamo poi così vecchiette)..."La tua forza e la tua convinzione non hanno età.
    Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
    Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
    Dietro ogni successo c'è un' altra delusione.
    Fino a quando sei viva, sentiti viva.(Madre Teresa di Calcutta)"
    Noi due siamo la riprova che l'interrogativo 'sono una buona madre?' non nasce dalla categoria o status di appartenenza (lavoratrici-non lavoratrici) ma dalla profondità delle nostre emozioni, dalla sensibilità con cui 'siamo madri'ogni giorno.
    Ciao ELP, a presto.

    RispondiElimina