sabato 18 maggio 2013

Segni.

Ero dal parrucchiere. Di nuovo. Sono figlia di nonnaragno, il parrucchiere ci intralcia, abbiamo 'troppo da fare' non abbiamo tempo. Ad ogni modo d-o-v-e-v-o insabbiare i segni del tempo, almeno quelli a vista, così mesta mi sono consegnata al salone. Sostavo semi-abbandonata e tinteggiata sulla poltroncina quando sono entrate due signore. Due signore più 'signore' di me, insomma avranno avuto una quindicina di anni in più all'incirca. Entrambe biondicce, il colore delle donne mature, di quelle che stufe di fare ritocchini alla crescita dei capelli si fanno una colata di acqua ossigenata e via di giallo paglierino fino alla pensione dell'anima. Alte più o meno uguali, una grinzosa con gli occhiali montatura scura e i capelli pettinati lunghi fino alle spalle. L'altra capelli indomiti, più morbida nelle curve e sorridente. All'inizio vengono separate, poi finalmente si libera una poltroncina e sono di nuovo vicine. Ed io a loro.
- Visto? piove. io non faccio nulla.
- Dai ormai siamo qui.
- Te l'avevo detto che avremmo dovuto venire questa mattina.
- Ma le previsioni davano pioggia dalle dieci.
- Invece non ha piovuto per nulla.
La parrucchiera si avvicina e le saluta,
- Allora, state discutendo di nuovo? chi è la maggiore fra le due, non lo ricordo mai?
- Lei. Comunque io non ho voglia di far nulla, quando piove mi passa la voglia di fare qualunque cosa, avremmo dovuto venire questa mattina, io glielo avevo detto che avremmo fatto bene a venire questa mattina.

Nel frattempo le stanno applicando le cartine in testa per rinnovare l'oro e quindi la schiavitù e le hanno spennellato anche le sopracciglia, l'altra attende il suo turno ascoltando la sorella lamentarsi, buttando un occhio ai vetri per controllare la pioggia e scrutando il display del cellulare.

Quante similitudini, mi spunta un sorriso solo mio, unico particolare, entrambe vestivano in blu, noi non siamo ancora pronte per il blu, vero sis'?!!

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