domenica 6 febbraio 2011
Aspettando la primavera.
Hulko in questo momento sta con ogni probabilità addentando un Camogli in Autogrill e LaZia una Rustichella rientrando dal week end 'in bianco'. Io ho avuto il mio fine settimana libero-da-nano-e-dalle-partite-di-basket. Mi ero preparata per bene con un elenco scritto delle cose da fare che ho seguito pedissequamente. Ho portato in discarica del ciarpame ingombrante quanto inutile, ho fatto lavare la macchina, ho tolto le ragnatele per casa e pulito, balcone compreso, sono andata a far shopping mirato, mi sono depilata, ho fatto il trattamento curativo ai capelli, manicure e pedicure. Ieri sera cinema e cena fuori con un'amica. Oggi il dilemma morale, non faccio ginnastica perché non ho mai tempo oppure semplicemente perché sono pigra? Così in perfetto assetto ginnico sono uscita alla volta del solarium, credo un paio di chilometri ad andare e indovina un po'? altrettanti a tornare, già. Ebbene ero sulla via del ritorno quando svoltando l'angolo vedo avvicinarsi una coppia di maturi signori. So essere una coppia perché si tratta dei miei genitori altrimenti non lo si direbbe. Lei quasi marcia, una paio di passi più avanti le braccia ondeggianti lungo i fianchi. Lui la segue, le mani una nell'altra dietro il corpo, la testa leggermente china, conoscendolo con ogni probabilità sta catalogando mentalmente tutte le specie animali e vegetali incontrate lungo il cammino. Finalmente si accorgono di me, ci siamo praticamente raggiunti, cominciamo a scambiarci informazioni vitali, "Ti volevamo invitare a pranzo" "Ho lavato la macchina" "Posso scaricare della roba in cantina da voi?" stiamo ancora chiacchierando ma i miei genitori mi hanno superata e pur se rivolti ancora verso di me continuano la passeggiata.
Realizzo che anche loro stavano godendo della giornata-libera-da-mammyx.
Realizzo che anche loro stavano godendo della giornata-libera-da-mammyx.
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