martedì 30 giugno 2009

Sono io

A voi non capita mai vero? A voi non capita mai lo so già.

Lo so, lo so, inutile infierire. Invece a me si, spesso...spessissimo.

La conclusione è facile e ovvia...sono io!

Credo di essere simpatica, solare e carina (sembro una di "The club"...no anzi no...quelli dicono anche "sono fuori di testa!" e "mi piace andare a ballare!") eppure nonostante tutto ci sono periodi in cui litigo con tutti!

Fidanzati, amici, amanti, colleghi e capi. Perchè no...anche con il benzinaio se mi capita sotto tiro.

Ma a questo punto sono arrivata alla conclusione che sia tutto un complotto contro di me.

Un complotto della sinistra...già già...

"Brum Brum Ninni" (Tutta la zia).



Valore - Erri de Luca

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri de Luca

(letta e rubata a Filippo Cioni, Quello che Vincent non avrebbe detto mai. Grazie!)

Conversazione in macchina: la mia amica Balena...




Lei: "La mia amica si chiama Balena".
Zia BYC: "Ah sì?! Hai un'amica che si chiama Balena?"

Lei: "Sì! "
La sua mamma corregge prontamente: "Si chiama Maddalena".
Lei prosegue il discorso: "La mia mamma lava i denti alla mia amica Maddalena e fa così, così e così, zic zic zic".

Zia BYC: "Ma la tua mamma lava i denti anche a te?"
Lei: "Nooooo, io sono grande!!"

lunedì 29 giugno 2009

Riccioli di luna.



Stasera un vento caldo scompiglia ricci e pensieri.
Un vento caldo che porta l'estate nelle emozioni. Complicate le emozioni. Anche se leggendo su Wikipedia viene fuori che le emozioni altro non sono che stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche a stimoli naturali o appresi. Ovvero, in termini evolutivi la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui per la sopravvivenza si rende necessaria una risposta immediata, che non utilizzi cioè processi cognitivi ed elaborazione cosciente. Le emozioni infine, rivestono pare anche una funzione relazionale (comunicazione agli altri delle proprie reazioni psicofisiologiche) e una funzione autoregolativa (comprensione delle proprie modificazioni psicofisiologiche). Vengo infine a scoprire che, secondo una recente e accreditata definizione, le emozioni primarie sono otto e divise in quattro coppie: la rabbia e la paura, la tristezza e la gioia, la sorpresa e l'attesa, il disgusto e l'accettazione e che dalla combinazione delle emozioni primarie derivano le altre (secondarie o complesse). Chiaro, sembra fattibile, sono otto. Semplici le emozioni. Nulla quindi di più facile per fermare e capire qualcosa che è dentro me. Emozioni che mi elettrizzano, mi eccitano, mi fanno ridere, mi terrorizzano, mi scaldano, mi agitano, mi calmano, mi incuriosiscono, mi stupiscono, mi affascinano, mi scuotono, mi svuotano e mi riempiono di sensazioni bellissime, così come bellissima è l'estate.
Tu chiamale se vuoi, semplici emozioni.
Tu chiamale se vuoi, semplici emozioni.
Cosa? Non c'è vento stasera? Ops!

l'illustrazione della ZiaLuana è di chela!

Bolle di sapone.

Io e lei.
Comode. Sedute per terra a gambe incrociate sul terrazzo.
Lei mi guarda mentre faccio le bolle.
Sono tante, sono piccole. Volano in alto per poi sparire nel sole.

Sorride.
Lo sapevo, le bolle sono magiche.
Lei mi guarda e mi sorride "Pù gosse ia…" (più grosse zia).
Ok, ci provo, soffio piano… mi scoppia negli occhi. Bene.
Ci riprovo, soffio piano…
"Pù gosse!" scoppia di nuovo.

Si alza e se ne va lasciandomi con le guance gonfie.
"Pallina? Ma anche piccole sono carine, noooo?"

sabato 27 giugno 2009

SOTTO IL VESTITO...

Albicocche. Allegria. Attesa.
Baci. Bolle. Bivio. Buio.
Crema. Cuore. Caldo. Cicatrici.
Desiderio. Doghe. Dubbi.
Emozione. Eco. Eros.
Follia. Futuro. Fruscio.
Gelosia. Gioco. Gustabili Geometrie.
Homo ludens. Humour.
Indagine. Ingenuità. Idea.
Luce. Libertà. Lupus in fabula.
Malizia. Moto (a). Morbidezza. Mare. Mondo.
Nessuno. Nudità. Nutella. Nous.
Odissea. Ombre. Oblio. Ossigeno.
Passione. Profumi. Piroetta. Placet.
Quoziente. Quid. Quarantotto.
Risate. Ricordi. Riflessioni. Respiro.
Sorpresa. Suoni. Setosità.
Tacchi. Tavolo. Tatto.
Uscita. Urca. Unione.
Ventre. Vino. Voce. Vita.
e Zorro!

Tutto e
...NIENTE.

(Attenzione, la conversazione al tavolo con le amiche è uno dei momenti di più alto pericolo che si possa vivere.)

Il gossip impazza...OVUNQUE!!!

Eh si miei cari..la settimana appena trascorsa mi son trovata più e più volte a viaggiare in metropolitana.
Sono ormai lontani i tempi in cui sbirciavi dal vicino in quale lettura fosse così assorto da non sentirsi minimamente infastidito dal "pigiamento generale dell'ora di punta" oppure allungavi l'occhio sugli articoli del free press che avresti potuto prendere alla fermata, ma poi:"devo pure tenere in mano quello...."
Si, perchè ora IL TELEFONINO PRENDE IN METROPOLITANA! (Lo sapete?!?!), quindi anche la metropolitana è diventata del tutto simile al treno...musiche di "star trek", trilli improbabili..e gente che parla degli affari suoi non curante dei mille sguardi che scrutano tra le sue parole quello che dovrebbe dire il suo interlocutore...
E' così che in uno dei tanti viaggi che mi è capitato, la mia attenzione è stata catturata da una ragazza, biondina, media statura..accento dell'est..e lì via che la fantasia ha iniziato a viaggiare...ben accompagnata dai classici luoghi comuni (hihihi).
Capto: "Io non voglio entrare nei rapporti che tu hai con tuo figlio..." e lì (ovviamente senza mai rivolgerle lo sguardo, ma solo allungando l'orecchio) inizio a pensare: "certo lei è la nuova convivente GiovaneStraniera del classico padre italiano che non sa allevare il figlio e se ne vuol lavar le mani, ma ciccina, se te lo vuoi prendere, ti becchi tutto il pacchetto!"
Poi di nuovo lei: "Eh no mia cara, sei tu che stai sbagliando..." allora ritorno sulla mia storia fantastica e correggo: "no, no, lei è la nuova compagna del classico padre italiano che non sa allevare il figlio e ora è al telefono con la vera madre che non si trova d'accordo su come l'ex marito alleva il figlio...si, si, è così..."
Poi di nuovo lei: "Senti, io ho solo detto che non volevo parlare male di un insegnante, quando questo non è presente...siete tu e tua madre che continuate a parlare, a me queste cose non vanno..." e lì tutto il mio castello di fumo si sgretola...e da altre piccole frasi capisco che la ragazza che avevo davanti era una mamma di asilo che discuteva con un'altra mamma, amica per via della scuola dei figli, che è per giunta super corretta e cercava di far ragionare la sua "pseudo amica" sul discutere con gli insegnanti per costruire qualcosa di buono per i propri figli, senza sparlare alle spalle...
"CADORNA; FERMATA CADORNA..." scendo..e lascio la biondina ancora tutta infervorata nella discussione mentre si chiudono le porte e salgo sulla scala mobile...un po' delusa dal gossip mancato, ma per lo meno il viaggio è filato senza neppure accorgermi! ;-)

mammYX fa tardYX

domenica ore 3.00am - sveglia ore 6.45am
lunedì ore 3.40am - sveglia ore 6.45am
martedì ore 3.10am - sveglia ore 7.15am
mercoledì ore 1.30am - sveglia ore 7.15am
giovedì ore 2.00am - sveglia ore 7.30am ("ma non è sabato oggi?!")
venerdì ore 2.50am - sveglia ...poco fa

erano mesi che aspettavo di scrivere un post così
adoro l'estate.

venerdì 26 giugno 2009

il 20 giugno quest'anno cade di sabato.

In spiaggia. Ore 11,30 inciampo e ruzzolo sulla passatoia che porta verso il mare blu, sotto lo sguardo attonito dell'incredulo bagnino. Ero ferma. O così sembrava. Al bar. Ore 17,00 con lo sguardo accompagno la vela di una barca che in lontananza a poco a poco scompare verso l'orizzonte. Un ottimo caffè, il secondo, accompagna l'armonia del panorama, il primo "si è" completamente rovesciato sul tavolino. Al ristorante. Ore 21,00, da neanche dieci minuti al tavolo e ho già tutti gli sguardi su di me. Con un semplice e lieve gesto, il mio ovviamente, faccio precipitare il coltello che si schianta rumorosamente a terra, ma solo dopo aver attraversato più di metà sala.

Anche Hulko, che ha ascoltato con attenzione il racconto della mia giornata, più volte interrotto dalle intrattenute risatine e battutacce della comprensiva mammYX, era alquanto perplesso. Se non ricordo male, ha anche flebilmente domandato: "Ma davvero sei caduta sulla spiaggia?" La felicità è una condizione di equilibrio perfetto.
Si? Sono nei guai. Temo.

Una babysitter da favola (Need a babysitter today?)

Le favole del Fiocco Gigante | 3

Giovannino Perdigiorno, gran viaggiatore e famoso esploratore, capitò una volta nel paese degli uomini
di burro. A stare al sole si squagliavano, dovevano vivere sempre al fresco, e abitavano in una città dove al posto delle case c'erano tanti frigonferi Giovannino passava
per le strade e li vedeva affacciati ai finestrini dei loro frigoriferi, con una borsa di ghiaccio in testa.
Sullo sportello di ogni frigorifero c'era un telefono
per parlare con l'inquilino.
- Pronto.
- Pronto.
- Chi parla?
- Sono il re degli uomini di burro.
Tutta panna di prima qualità. Latte di mucca svizzera.
Ha guardato bene il mio frigorifero?
- Perbacco, è d'oro massiccio. Ma non esce mai di li?
- D'inverno, se fa abbastanza freddo, in un'automobile
di ghiaccio.
- E se per caso il sole sbuca d'improvviso dalle nuvole mentre la Vostra Maestà fa la sua passeggiatina?
- Non può, non è permesso. Lo farei mettere in prigione
dai miei soldati.
- Bum, - disse Giovannino. E se ne andò in un altro paese.

Gli uomini di burro. (Gianni Rodari, Favole al telefono)

Ci vorrebbe il mare...

Ci vorrebbe Sestri, un paese da favola!


“Che fiabesca serata trascorsi a Sestri Levante! La locanda era vicinissima al mare e una forte risacca la lambiva; nel cielo le nuvole erano di fuoco e sui monti si alternavano i colori più vivi. Gli alberi stessi erano come gigantesche canestre di frutta, colme di grappoli ricchissimi portati dalle viti."
(Hans Christian Andersen, 1833)

giovedì 25 giugno 2009

ABBA in versione casalinga




Hulko si agita e balla alternando mosse di HipHop, Karate, BoogieWoogie e BreakDance a movimenti tribali. MammYX piange singhiozzando sul divano, commossa dal troppo amore che il fanciullo alato, furbo ma maldestro con i dardi, fa vibrare tra gli esseri mortali, arruffando e turbando il mondo. LaZia estasiata volteggia sognante per la sala, tra le braccia illusorie dell'uomo più bello del mondo (Pierce, che ovviamente prima o poi sposerò).

Buona la prima!

fly me to the moon. again, cecio.

bisogna trovare ben due telescopi
per dire la luna alla mamma e alla zia
che siano però, va da sé, cecio-tròpi:
mi muovo parecchio. con la fantasia.

mercoledì 24 giugno 2009

Onomastici


Il suo
La chiamo al telefono per farle gli auguri.
Zia BYC: “Ciao, tanti auguri! Oggi è il tuo onomastico…”
Lei: “Io, io, io sto guardando i Robbbbbins…”

Il mio
Zia BYC: “Lo sai che oggi è il mio onomastico?! Devi farmi gli auguri.”
Lei: “Mamma, mamma… oggi è santa zia!”

martedì 23 giugno 2009

Mai ferma.


Guarda qua, guarda là.
Pallina cosa cerca?
Nessuno lo sa.

"Signori biglietti, prego."

È al suo primo viaggio della speranza, from Milano Stazione Centrale to CalaAfrica e ritorno. Impressionante la sensazione di déjà-vu. Ci guardiamo attonite. Tengo stretta la mano di Hulko nella mia temendo di vederlo inghiottire dal buco nero del teletrasporto. Il treno è lo stesso di vent'anni fa quando in vacanza andavamo a trovare i nonni. Forse a guardare bene fra i sedili c'è ancora qualche carta cadutaci allora giocando a rubamazzo. TAV, Eurostar, Pendolino e non so che altro e poi, per attraversare l'Italia e raggiungere la punta bagnata dai due mari, a fare servizio c'è ancora lo stesso paffuto e per niente aerodinamico, arrugginito e scapigliato vagone. In tutto questo tempo quanti sorrisi, quante lacrime, quante corse lungo i binari, quanti fischi del capotreno avrà visto e sentito e quanti panini avrà accettato venissero consumati sui propri sedili? Così ricco di storie, così denso di ricordi, così folcloristico non può risultarci indecoroso ma merita un po' di riposo. In una grande rimessa dove dall'ultimo binario in fondo può scambiare due chiacchiere, un consiglio o una battuta con i treni più giovani e forti che rientrano da qualche viaggio per recuperare le forze e poterne intraprendere presto un altro lontano e ambizioso. Anche le sagome e i visi delle persone sembrano gli stessi. LaZia si stupisce nel vedere la caparbietà con cui qualcuno si trascina ancora un ingombrante e poco maneggevole cartone che avrebbe molto più facilmente potuto spedire con un corriere, facendolo viaggiare sicuro e potendo così viaggiare libero. Forse fatichiamo ad accettare il progresso perché ci ricorda che il tempo che stiamo attraversando scorre veloce e non si lascia trattenere.
Hulko ha la manina fredda e leggermente umida, in questi casi dà il meglio di sé, l'ansia onnipresente della mamma e il terrore di non arrivare per tempo agli imbarchi del padre. Così procede trainandomi lungo il binario 11 (per un attimo ma solo per un attimo penso che sarebbe bello fosse il 'nove e tre quarti' di Harry Potter) girandosi continuamente per accertarsi che anche i nonni stiano facendosi strada fra la folla. Raggiungiamo il vagone letto, è il penultimo e così lo sguardo corre lungo la rotaia vuota che porterà il treno fuori dalla stazione, lungo campi, coste, periferie insomma lungo lo stivale verso il sole, il mare, terra di un dialetto troppo spesso dimenticato o abbandonato in virtù di uno acquisito forzatamente, unica prerogativa apparente alla giusta integrazione in terra straniera e per molto versi inospitale, e terra di una cipolla rinomata anche oltre frontiera. Sono malinconica forse per la violenza dei ricordi, qualcuno rivissuto qualcuno anche solo percepito, forse per l'aver salutato Hulko-CuorediMamma oltre il finestrino o forse per il bacio regalatoci dai nonni prima che si facessero inghiottire dal dignitoso treno senza tempo che ha visto crescere, anzi più propriamente che ha fatto crescere, questa nostra Italia.

lunedì 22 giugno 2009

Auntie's Limerick. (It's a long story. Don't ask. )



There was this young Auntie, she came from Milan
and wanted so bad to learn English
her Hulko and friends kept saying: you can!
so after five weeks... she'd turned British.

togliete national geographics al cecio. per favore.




prendo l’aereo, zia: dài, andiamo sulla luna
portiamo i semi e poi piantiamo i fiori.
per farli crescere, cecio, ci vorrà fortuna
fa molto freddo lì, sai? i cieli sono scuri...

ma cosa dici, zia, se è tutto boschi e aiuole!
e parchi, e orti, e serre ai loro fianchi...
tu non li vedi, ma solo perché sotto al sole
sfavillano: e i verdi sembran tutti bianchi.


l'illustrazione della luna è di chela!

domenica 21 giugno 2009

I bambini imparano ciò che vivono

I bambini imparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.

I bambini imparano ciò che vivono, Doret's Law Nolte

sabato 20 giugno 2009

Cedere al richiamo primaverile.

tutti questi pixel solo per me
tutto questo spazio solo per me
tutta questa geografia emozionale da costruire da sola
tutto queste idee che latitano
...ehi nonhovalentina's bloggers dove vi siete cacciate? :)

venerdì 19 giugno 2009

Il naufragar m'è dolce in questo mare

navigavo al largo. mare grosso. ho preso un'onda, alta. poi un'altra e un'altra ancora. il mio scafo solcava sicuro le acque che credeva conosciute. l'hanno inondato invece. sopraffatto. poi abbandonato, ritirandosi. quindi la calma rientrando verso l'approdo ancora lontano.
mi sono persa nelle parole, anzi nelle immagini di http://milanoelorenza.blogspot.com/ e ho subito pensato che dovrebbe prima di tutto cambiare nome, lorenzaeglialtri, lorenzaelavita, lorenzae...qualunquepostosconfinato ma lorenzaemilano no, troppo poco. avrei voluto commentare ogni suo post, intensi e coinvolgenti, ma ho preferito uscire in silenzio (o quasi...non ho resistito!) portando con me quel lieve mulinello creato nell'acqua dalla corrente-lorenza.

Castigo.

Di solito non sono tanto votata alle punizioni. Anche perché Hulko non me ne offre occasione. Questa notte però ho dovuto accettare di buon grado di assegnarne una. Rea confessa di aver navigato in rete fino a tarda ora dimenticandomi il figlio in cella di ibernazione, ovvero in camera sua con aria condizionata a manetta, mi vedo costretta a stabilire che: "L'imputata dovrà scontare la pena impiegandosi in attività socialmente utile, ore 3 di ferro da stiro settimanali per totali ore 12. Le viene fatto inoltre assoluto divieto di accedere alla connessione a banda larga per almeno 48 ore." La Corte si aggiorna (sui nuovi mali sociali).

giovedì 18 giugno 2009

mercoledì 17 giugno 2009

Innesto genealogico.

Streghetta tutta concitata mi racconta della sua vacanza al mare. "Perché mio zio Piero...beh non è proprio mio zio ma facciamo che è parente..."

Il dialogo delle necessità.

Sto riordinando dopo la cena e, inutile dirlo, c'è in giro l'intera batteria di pentole, un servizio da 6 di piatti e una ventina di posate, qualcuna è stata tirata fuori dal cassetto solo per prendere il fresco. I due nanetti sono sul divano che se la chiacchierano. Mi giunge questo stralcio imperdibile.
Hulko "...perché in iglese non ci vogliono le 'acca' come in 'chi' e 'che'."
E lei che replica, "Ma tu non ce l'hai la cantina?"
Meraviglia delle meraviglie.

PS Ho già chiesto di poter incontrare l'insegnante di inglese!

Flora e Fauna.

Siamo in macchina Hulko siede gongolante di fianco a me, ha spuntato di poter stare davanti, in prima fila come l'abbonato RAI. Sulle ginocchia tiene diligente i cartoni delle pizze mentre io conduco la macchina ad una velocità di crociera che imbarazzerebbe anche un pensionato. Sfiliamo lungo la grigia ed impolverata statale ormai tanto familiare, impreziosita da una pista ciclabile. Ascolto Hulko in sottofondo ma sono distratta dalla lettura di una qualche pubblicità di cui nemmeno mi importa, del tipo 'Crepe nel muro? Noi di KKK te le risolviamo." E così quasi non mi accorgo di lui che dice, indicando appena il posto oltre il finestrino con il mignolo per mantenere salda la mano alle pizze.
"Lì mamma ieri ho visto una talpa morta, l'ha trovata Streghetta."
"Uhm."
La macchina scivola verso la cena.
"Lì invece c'era un signore con giù i pantaloni e giù le mutande, mamma."
"...!"
"E qui vicino alla panchina io ho visto una talpa vera. Non ci credi? Era vera!"
"Ma caspita passerotto figurati se mamma non ti crede(...è solo che devo ricordarmi di prestare maggiore attenzione la sera quando la nonna fa il passaggio di consegne, e del 'testimone' e delle 'testimonianze' della giornata)."

lunedì 15 giugno 2009

Il nuoto della mattonella.

Domenica. Abbiamo promesso a Hulko di andare in piscina e soprattutto a noi stesse di andare a nuotare. Il buon proposito viene oramai rimandato da diverse settimane. Quindi questa volta non si scappa. Hulko è dubbioso, in realtà ha fatto due anni di corso, ma effettivamente il non aver toccato acqua, neanche quella della doccia ultimamente ;-) per tutto l'inverno lo fa titubare. Con MammYX ci guardiamo negli occhi pronte a coglierne lo scarso entusiasmo a pretesto per rimandare, ovviamente a data da destinarsi, ma poi lo sguardo cade sui rispettivi "ziassunta" e rassegnate indossiamo diligentemente costumino e cuffia.

Hulko entra in acqua. Sarà che c'è anche LaZiaADORATA (è sempre un po' merito mio e bene che si sappia) ma ecco che mette tutti i dubbi da parte e in un impeto improvviso agita il suo corpo paffuto.

Mi guarda.
"Belli questi occhialini"
Gli sorrido.
"Me li dai?"
Certomiounicoeadoratonipote :-S

Improvvisamente è emozionato. Non c'è già più. Con la testa, perchè per il resto non è che vada molto lontano. Si agita fermo sul posto. Tento allora un veloce ripasso dei movimenti base. Movimento braccia. Movimento gambe. Respirazione. Ma l'ho già annoiato, il suo viso imbronciato accompagna un "Lo sapevo già" che chiude ogni mia ulteriore spiegazione tecnica. Passo allora alla fase sono LaZiaNonLaMammaGrazieAlCielo e mi metto a nuotare.
E così facendo mi perdo questo gioiello:
"Mamma non so più nuotare."
420 secondi più tardi...
"Mamma guarda adesso ho imparato a nuotare."

domenica 14 giugno 2009

www.nonhovalentina.blogspot.com


Sveglia alle 6.45
Sveglia alle 6.50
Sveglia!
Oggi è il MomCampDay.
La tentazione è comunque stata quella di girarmi dall'altra parte date le poche ore di sonno alle spalle ma poi ha cominciato a farsi spazio l'adrenalina da evento-novità e così mi sono buttata in doccia, pettinata (più o meno), truccata e vestita. Poi è stata la volta di Hulko che ha aperto gli occhi altrettanto disorientato, si è fatto prendere in braccio e portare in bagno, mugugnandomi nell'incavo della spalla qualcosa del tipo "Ma andiamo in macchina o in aereo?" Sapere che ce la saremmo cavata con mezzora di chiacchierata col navigatore o 4 tavole di TuttoCittàMilano per la vecchia guardia, mi ha portato a rispondergli con sicurezza, nascondendogli il mio sorriso, "In macchina." "Ah giusto perché se no stasera come fai a portarmi dal mio papà in tempo?"

Ho dormito poco perché avrei voluto preparare meglio la nostra presentazione. Ho dormito poco perché avrei voluto 'passare' almeno qualche minuto in ogni blog-amico prima dell'alba. Ho dormito poco perché avrei voluto fare in modo di non disattendere le aspettative del resto della squadra. Ho dormito poco molto semplicemente perché ero emozionata. Sapevo che oggi avremmo incontrato molte delle firme dei blog che seguiamo, molti dei nomi delle persone che ci leggono ma soprattutto avremmo avuto la possibilità di conoscerne di nuove. Di confrontarci. Di arricchirci. Adesso che tutto è passato, adesso che l'adrenalina è tornata a livelli contenuti. Adesso che sono di nuovo protetta dal mio avatar. Adesso che sono in rete, ovvero sono nel mio confortevole spazio familiare. Adesso che so chi c'è in rete con me, e che molto altro ho ancora da scoprire e raggiungere. Adesso che ho incontrato sorrisi sinceri, sguardi fieri e donne fra loro molto diverse ma altrettanto eccezionali. Adesso che ho visto, ma in cuor mio l'ho sempre saputo, che anche un MomCampDay ha bisogno di qualche papà. Adesso sono contenta di aver dormito poco.

sabato 13 giugno 2009

tutti al momcamp. appassionatamente.



metti uno spazio pieno di mamme
multimediali (cioè pronte all'ascolto)
del quotidiano si scambiano gemme
gli avatar hanno d'un tratto anche un volto

c'è chi consiglia, chi scherza e chi trema
(è un pubblico, questo! sul blog è astrazione...)
pratiche sagge, vissuto a tema
sociologia e libertà d'emozione

fuori fra forbici sassi e colori
giocano i frutti dei loro lombi
tutti per mano - sembrano fiori
ma è un girotondo di ombre di bimbi

pance rotonde, giochi e biscotti
reti, culture, pensieri in volo
qui alla triennale degli architetti
- almeno oggi - nessuno è solo.

E adesso... un po' di shopping!

Questo giovedì ci si vede per l'ape.

La scuola è finita. Portiamo Hulko al suo primo aperitivo di quasi estate.

Sembrano non notare uno la presenza dell'altro. Eppure le loro spalle, la destra di uno e la sinistra dell'altro, sono a pochi centimetri di distanza. Hulko 7 anni e ilMagnifico 8 anni si incontrano per la prima volta. Si voltano. Cogliamo un sguardo d'intesa, ma talmente rapido da dubitarne l'esistenza. Ed ecco che si lasciano cadere sul prato uno di fianco all'altro, e da quel momento non si separano più. Li osserviamo curiosi. Giocano, si rincorrono, parlano, saltano, fanno la lotta, fotografono, filmano. Ma tutto senza curarsi di noi e di ciò che gli accade attorno. Si bastano loro due. Con le loro profonde differenze che non cercano di mitigare nè nascondere. Sono quello che sono e si piacciono per questo. Perchè diversi.

Non so cosa si siano detti e raccontati. Ma uno stralcio sono riuscita a rubarlo. Verso metà serata...
Il Magnifico: "Chi è il più Furbo di noi due?"
Hulko: "Tu."

Non ha neanche aspettato che finisse d porgli la domanda. Con le sue manine nelle tasche e l'espressione e la postura di chi è passato a trovarti solo perchè sapeva che ci tenevi.
Fantastici.

Cosa non farei pur di non leggere la favola della buonanotte?!? Invece no, l'idea è stata di MammaMagnifica.
Chi è MammaMagnifica? La mamma di ilMagnifico ovviamente! ;-)

venerdì 12 giugno 2009

‘Stay Hungry. Stay Foolish’, siate affamati, siate folli. (prima parte)

« La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. » (Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Repubblica Italiana, art. 1 comma 1.) Scuola, Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Fine dell'anno scolastico 2008-2009.

"Siate affamati. Siate folli". Questa frase è stata pronunciata da Steve Jobs, (Apple Computer e Pixar Animation Studio), nel suo celebre discorso tenuto in occasione della consegna dei diplomi alla Stanford, celebratasi il 12 giugno 2005.

Una frase da tenere a mente sempre.

‘Stay Hungry. Stay Foolish’, siate affamati, siate folli. (seconda parte)




Qui potete trovare la traduzione integrale del celebre discorso di Seteve Jobs ai laureandi di Stansfield.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/siate-curiosi-siate-folli/1463668//1

La mia nipotina mi disconosce... ancora? Allora è un vizio!

Questa sera sono invitata a cena: mi aspetta la mia nipotina.
Non vedo l'ora!
La sua mamma: "Stasera c'è una sorpresa! Sai chi viene a trovarti?"
Lei: "La nonna".
La sua mamma: "No, la nonna è stata qui oggi pomeriggio. Viene la zia".
Lei: "Non la conosco".


Sigh!

le parole sono importanti. loro malgrado.

rete borsa voti contaminazioni
spazio oceano amici vuoti strategia
bimbi idee biennale pandemia illusioni
libri bombe mamme brividi magia
cinema conflitti dio intercettazioni
blogger sveglia incanti ritornelli zia
bussola sirene network confusioni -
ogni lemma ha un peso. contro l'abulia.

giovedì 11 giugno 2009

h 21.00: cena. Apro il frigorifero e...


1° ripiano: un barattolo di marmellata alle albicocche mezzo vuoto, un barattolo di conserva di prugne mezzo vuoto2° ripiano: una confezione di tortellini al prosciutto. Scadenza 11/06/2009. Ma è oggi?!!3° ripiano: 2 confezioni di insaccati. Saranno anche questi in scadenza? No. Fiuh!4° ripiano: bottiglie varie di acqua, bibite e vino. Bene, almeno non morirò di sete! ... per stasera...Cassetti frutta e verdura: rigorosamente vuoti. Meno male, c'era il rischio che la verdura mi corresse incontro...
Più tardi sbircerò nel freezer.
Per ora non ho il coraggio, passo la mano...

mercoledì 10 giugno 2009

ad Azione corrisponde uguale Reazione, talvolta.

Ieri Hulko-scuolesente si è preso cura dei Nonni dalle otto alle venti ma per una buona causa sono andata infatti a dare il benvenuto alla nipotina-acquisita che mi attendeva nella nursery insieme ad altri rossicci e grinzosi esserini. La sera quando mi sono finalmente presentata al suo cospetto ero leggermente china sotto i sensi di colpa e così mossa da uno slancio senza pari gli ho promesso che questo pomeriggio dopo il lavoro saremmo andati in bici. Esco così dall'ufficio in modalità-fantozzi mi butto in macchina e con quella in coda nel traffico e lì restiamo per un venticinque minuti buoni. Totale chilometri percorsi 7, no comment. Raggiungo il parcheggio, mi fiondo fuori dall'auto, quindi in casa, quindi in bagno, quindi nel guardaroba, quindi di nuovo in strada, non senza essermi trascinata giù per le scale anche la bici di Hulko (ruote indiscutibilmente 24, c'è scritto!) privando la sala del miglior pezzo dell'arredo. Arrivo al parchetto ringrazio e libero NonnaSauro che ci si avvia verso casa ma la testa resta rivolta verso di noi perché ci giunga chiara la sua voce che elenca le cibarie-tentatrici-cattura-nipote-per-la-cena. Nel tempo in cui Hulko sale in sella, io rovisto nello zaino cercando non so cosa perché in effetti non-so-cosa io ci abbia messo uscendo di casa. Sento un rumore un po' stridulo mi giro e Hulko è spiaccicato per terra insieme alla bici. Abitassimo a Trieste potrei pensare alla bora ma qui da noi?! Parte una Lagna Indipendente cioè uno di quei pianti a prescindere, non c'è nulla che tu possa fare o dire per interromperlo, la stanchezza la fa da padrona e tu impotente ti offri di tornare a casa ma non va bene o di mettere una serie di cerotti che non sai dove andrai a prendere perché nello zaino-fuffa ci sono giusto le chiavi di casa e mezza naturale, per fortuna lui declina. Aspetti e lasci che il pianto-asciutto scemi da solo. Poco alla volta.

mi sento un po' barba mamma...

Eh si..visto che mi sento un po' BarbaMamma oggi a mezzogiorno mi son decisa ad iscrivermi al "corso di nuoto per mamme in attesa", come lo chiaman loro..in attesa di esplodere, dico io...comunque avevo rimandato a settimana prossima ma oggi a mezzogiorno mi son decisa: "ma si, andiamo! E' pure uscito il sole..."
Preparo il mio zainetto: salviettone, occhialini, cuffia (rigorosamente in tinta col costume che già mi son indossata...), struccatore, spugnetta per struccarsi, shampoo, bagno schiuma, schiuma per i miei riccissimi, asciuga capelli con diffusore (si sa mai che posso usare la corrente e non utilizzare quegli odiosi getti d'aria che mi scombinano troppo i ricci), trucchi..chiudo e bella bella prendo la mia macchinina con certificato del ginecologo alla mano, tutta felice di fare un gesto atletico dopo 6 mesi di muffa e stallo.
Arrivo là e dico alla segretaria: "Buongiorno, son venuta per iscrivermi al CorsoDiNuotoPerMammeInAttesa.." vedo che lei mi guarda basita....si chiede e chiede in giro: "Ma c'è qualche CorsoDiNuotoPerMammeInAttesa?!?"...
Morale: a volersi iscrivere siamo solo io e un'altra e quindi non si sa, forse viene soppresso il corso!!! Ma si potrà?!?! Una volta che ho uno slancio atletico..e poi?! Adesso come faccio, mi è venuta la scimmia, devo assolutamente fare un CorsoDiNuotoPerMammeInAttesa, sto esplodendo, sono una BarbaMammaaaaaa!!!!!!!

Israel Kamakawiwo'Ole Over The Rainbow

Scorci di vita genitoriale.

Hulko ha trasferito come pilastro portante del nostro rapporto e summa della qualità del tempo passato insieme che "...a volte gioco con lui altrimenti andiamo a fare la spesa." Ho già preso appuntamento con l'analista, so di poterlo superare.

La figlia di una collega "Mia mamma ha gli occhi verdi, grandi e espressivi (nota della mamma: aveva appena studiato gli aggettivi adatti alla descrizione dello sguardo). E' molto brava ma a volte anche tanto severa. Durante la settimana va a lavorare e si veste elegante. Il sabato e la domenica resta in tuta."

Un compagno di classe di Hulko invece "Mia mamma ha 38 anni, le piace molto truccarsi (...) e alla sera le vengono sempre i crampi."

Forse mi è anche andata bene.

lunedì 8 giugno 2009

ninnananna piccolina.

dentro la notte c'è già la luna
luce opalina, palpebra stanca
favole, coccole, portafortuna
si stende lieve una nuvola bianca.

e sabato... momcamp!



rivelata la location del momcamp di sabato 13 giugno: l'appuntamento è alla Triennale Bovisa, in via Lambruschini 31, a Milano. Le attività per i bambini sono a cura del MUBA - Museo dei Bambini. Ci vediamo lì!

I bambini crescono. Generation WE. Generation WE: The Movement Begins...

domenica 7 giugno 2009

Aria nuova?

Milano è tutta spettinata questa sera, da ore cerca di non lasciarsi intimidire da potenti e vorticose folate di vento. Esco alla volta del seggio elettorale. Sono ben vestita e ben truccata, mi è saltato un appuntamento all'ultimo e così anticipo il 'momento dell'elettore consapevole'. C'è molta gente in giro ma dà l'impressione di essersi smarrita, è costretta a vivere questo buio a cui ha da tempo rinunciato. E' bello invece riprendersi la città. Chi con la moglie, chi con il marito, chi con il cane, chi con il vicino di casa. Cammino con il naso per aria attratta dalle nuvole in viaggio e dal brusio delle voci portate dal vento. Raggiungo la scuola, all'ingresso le signore collaboratrici scolastiche (le bidelle per intenderci!) sono sorridenti e agghindate, saluto e mi avvio verso la mia sezione, la 19. Passando davanti alla 15 noto che hanno staccato tutti i disegni del mio Hulko e dei suoi compagni lasciando le pareti nude. Sicuri fosse meglio così? Camminando estraggo la mia tessera elettorale e la carta d'identità, svolto l'angolo e ... mi ritrovo nell'unica sezione totalmente al femminile, presidente compresa. Ritiro i lenzuolini bordati finemente in giallo, azzurro e grigio, autodenuncio la presenza di un cellulare nella mia borsa che deposito a terra prima di entrare in cabina, esprimo la mia preferenza ed esco. Orgogliosa del seggio tutto in rosa, che vive inconsapevole i frutti di una dura rivolta portata avanti dalle nostre nonne e mamme, mi accingo a ripercorrere il corridoio. In fondo si staglia il profilo dell'unico essere maschio al di sotto dei cinquanta che in perfetta divisa d'ordinanza siede assorto davanti alle immagini di Italia-Irlanda del nord. Il nostro bel paese terra di poeti (vero LaCompagnadiBanco?) naviganti (vero LaZia? per mare e on web) e sognatori (...e qui non c'è confine!).

sabato 6 giugno 2009

Ah l'amour

"Mamma Occhiblu è innamorata di me. Per davvero non ridere."
"Probabilmente perchè le piace il tuo essere pacato e riflessivo (...ti rammento che in altra occasione ti ha chiamato 'tontolo'!)"
"Oggi a scuola mi ha baciato tutto il giorno."
"Cosa dicono le insegnanti?"
"Niente, mamma. Poi mi ha chiesto di sposarla."
(pausa)
"Ho accettato."
"Grazie di avermelo detto. Comincio a preparare il tableau mariage."

venerdì 5 giugno 2009

Questa conversazione non è mai avvenuta.

MammYX e LaZia. Sedute una di fronte all'altra.
L: "Ah! Sister, vero. Ti devo raccontare anche un'altra cosa."
M: "Dimmi."
L: "No vado a casa e ti scrivo."
M: "???"
L: "Si vado. Ti mando un post."

:-/
Il tempo passa, ma la testa?? Resta?

Alain Clark | Father & Friend

Quisquilie.

Ha le pupille ampie, le palpebre quasi completamente abbassate e le occhiaia marcate ma non si arrende. Abbiamo letto qualche capitolo del topo investigatore, famoso ormai quanto l'originale 007. Nel mentre ha chiesto e restituito il libro a più riprese per poter vedere anche le immagini. Adesso è sdraiato con la pantera rosa accanto (è mia!). Mi abbasso per il bacio della buonanotte lui si mette a sedere, mi chiede indietro il libro perché ci sono delle cose che deve riguardare. Ridacchia divertito.
"Te lo leggo un po' io mamma?"
Mi rilasso sulla sedia a dondolo. Passa qualche minuto in cui spende le ultime forze, deve essere al capolinea. Mi porge il libro, riacciuffa veloce la pantera ed evita il mio sguardo (non più tardi di ieri sera mi aveva detto che avrei potuto riprenderla con me perché mi tenesse compagnia). L'abbraccia e le dà una strofinatina sulla testa con la mano chiusa.
"Come fa sempre nonnosauro con te."
"Quasi sempre."
Pardon.

giovedì 4 giugno 2009

Elezioni

"Mamma tu cosa voti? Destra o sinistra?"
"Non lo so, non ho ancora deciso. Comunque esiste anche il centro."
"E su o giù non si possono votare?"
"?!?!?!"

Il gioco delle filastrocche con la mia nipotina






















Leggiamo insieme qualcosa?
Sì!
Leggiamo Stella stellina?
NO, questa.
Leggiamo Ninna nanna, ninna oh?
NO, questa.
Leggiamo Volta la carta?
NO, questa.
Leggiamo Capra, capretta?
NOO, questa.
Allora cosa leggiamo?
…e ricomincia il gioco…!

mercoledì 3 giugno 2009

Punti di vista.

La mia mamma ha 33 anni (sì d'accordo ha sbagliato di qualche anno ma si sa son bambini non andrei a riprenderlo su queste cose, in fondo che male c'è se mi toglie questi 4...5 anni?). Il colore dei suoi occhi è verde e i suoi capelli sono marroni. Lavora in un ufficio al computer. Si trucca sempre, ha tante piante sul balcone. Le piace stare con me, qualche volta mi sgrida. Mi aiuta nei compiti. Il suo colore preferito è il verde. A volte gioca con me oppure usciamo per fare la spesa. (bingo!) Per me mia mamma è la più bella del mondo. Io le voglio molto bene. (mi è permesso piangere vero?)

il cecio esercita coraggio e compassione

io sono forte, zia, come... una piramide
(sai, bevo il latte che c'è dentro la mucca)
se il drago sputa fiamme, come un bolide
io scappo - ma poi gli brucerà la bocca?

Sospesa.

Venerdì mi sembrava che non dovesse esaurirsi mai questo ponte, 4 interminabili giorni tutti per me. Shopping. Mare. Post. Aperitivi. Chiacchiere. Sonno. Senza orari, senza regole. Nuovi ritmi.
Questa mattina ho aperto gli occhi, pigramente e inconsciamente ho guardato la sveglia, "Le 8.03. Come le 8.03?!!? No, l'ho combinata di nuovo." Mi sono scaraventata giù dal letto pensando a cosa fosse più opportuno rinunciare, doccia o colazione? Nel frattempo ho raggiunto il giaciglio del nano e gli ho praticamente urlato nelle orecchie "Dai Hulko sveglia. Veloce che è tardi sono le 8.00." Lui un po' intontito dal sonno e parecchio preoccupato dalla mia voce di qualche decibel più alta del consentito nelle prime ore del mattino mi ha guardata stranito e accusatore e mi ha detto: "Ma mamma io non devo andare a scuola oggi." Come sarebbe a dire che oggi non vai? Ho pensato fra me e me accasciandomi sulla sponda del letto, giusto oggi è ancora festa, oggi è la vera festa, quella di celebrazione della Repubblica Italiana e della sua, per alcuni vetusta, Costituzione. L'ho osservato mentre riprendeva sonno e fra me e me ho pensato di essermi giocata anche le ultime sinapsi. Non ho che poco più della metà degli anni della Repubblica e mi sento già così spossata. Ce la faremo a resistere a tutti questi 'attacchi'?

martedì 2 giugno 2009

The Muppets, Mahna Mahna

2 giugno 2009, 63° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana.

La Festa della Repubblica commemora il referendum del 2-3 giugno 1946, in cui il popolo italiano venne chiamato a scegliere la forma di governo dello Stato tra Monarchia e Repubblica e ad eleggere i rappresentati dell' Assemblea Costituente che scriveranno la Costituzione della Repubblica Italiana.

La Costituzione della Repubblica Italiana. Principi Fondamentali.

Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 5.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

Art. 6.
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 10.
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

lunedì 1 giugno 2009