venerdì 30 agosto 2013

Vicine. Aggettivo e Sostantivo.

Mi ha strizzato l'occhio incontrandomi per le scale. Io rientravo, lei usciva. Single, irrimediabilmente bionda, fasciata in leggings neri mentre parlava al cellulare mi ha mostrato vertiginosi sandali neri e sussurrato fra le labbra "Tanta roba!" Sono rimasta sul pianerottolo affascinata dalla sua aura e a chiedermi perché mai io, altrettanto single, altrettanto riccia ma molto meno bionda, stessi rintanandomi in casa invece di seguire il pifferaio magico per le vie di Milano in questa calda notte cittadina.
Da subito scorgendola fra i grigi e polverosi visi dei già noti vicini di casa mi ha fatto simpatia e finalmente da allora non ci sono solo io alle ore più disparate nel locale della raccolta differenziata, anche se, alla prima occasione invece di salutarci, ci siamo consumate nello sforzo di decidere dove collocare un piatto rotto di porcellana.
Un'altra volta mi ha spiegato di dover sempre conservare un numero di giorni di ferie tali da assicurarsi di poter recitare la scena madre con il suo capo e a seguito di furente divergenza di opinioni poterlo lasciare di sasso davanti un "Vado via, non so quando torno."
Solo una mattina di qualche settimana fa, nel silenzio di una strada di mezza estate mi ha confessato di essere uscita da un anno molto brutto. Non sono seguite, né servivano, delle spiegazioni, un anno molto brutto è un anno molto brutto che ognuna di noi sa capire.


martedì 27 agosto 2013

Mi arrendo!

Metti lo schock da rientro
Metti una città deserta
Metti quella totale assenza di voglia di fare e di pensare.
Metti quell'illusione di libertà che hai quando vai in bici.
Metti tutti questi elementi insieme e ti trovi all'improvviso a superare in bici la macchina dei vigili urbani fermi al semaforo e a passare consapevolmente con il rosso.
Il 20 agosto si annoiano anche loro e ovviamente non fanno finta di niente.
Cosa puoi invertarti per non prendere una di quelle multe di cui ti pentirai/vergognerai per tutta la vita se non tirare fuori la faccia più tosta che hai...assumere un'espressione sofferente e dichiarare frettolosamente "Non lo faccio mai, lo giuro! Ma ho un'urgenza, devo correre in bagno!"

venerdì 2 agosto 2013

Estatesocial


Ok, ci sta. E' agosto ormai. E' estate, non prendiamoci in giro. Quella piena delle angurie che non si tagliano, si spaccano per quanto sono dolci. Delle dita appiccicose post fico d'india che ti sguscia fra le mani. E' estate da mare tutto il giorno, tutti i giorni, con gli omeri scuri e caldi, dopo il sole preso senza filtri. E' estate dai tatuaggi in ogni dove ostentati con sicurezza (pure troppa) dai 16 agli 82 anni. Insomma si è estate. E l'estate è mare, spiagge, cocktail, gambe depilate e abbronzate. Sorrisi a non finire. Si, ok. Ma se malauguratamente il tuo vicino di casa, la tua compagna di banco, il tuo collega, tua sorella, tuo cugino, lo zio del tuo amico di facebook, non è fortunato come te, ma magari è sfigato come me ed è ancora sull'asfalto della periferia milanese a tentare di digerire la pasta all'amatriciana mandata giù a fatica in un'ora di pausa pranzo, sulla strada del ritorno, con 45° gradi all'ombra, bè...fai che sia un pò meno "estatesocial"  la tua. Tienitele per te le foto più belle, quelle in cui sei venuto proprio bene con il riflesso del sole negli occhiali specchiati. Tienitele per te le foto dei piedi nell'acqua. Del mojito delle 17.30. Del libro appoggiato sulla spiaggina. ma anche il tuo countdown alle ferie. Vale uguale. O i vari "sto preparando la valigia, aiuto". E anche se ti fa tardi il volo per Malindi/Azerbaijan/allefaldedelKilimangiaro, ti prego, tienitelo per te. Almeno fino al 15 agosto, quando presumibilmente tutti saremo da qualche parte in ferie. Fosse anche nella penombra della stanza della cameradaletto con le tende tirate giù. Social significa condividere. Purtroppo, anche quando c'hai voglia zero di subire la condivisione di qualcun'altro. Per non dire che non ti frega un emerito c.
Io prometto: neanche il 15 agosto metterò la foto delle acque cristalline del mare che mi bagnerà le chiappe. Al massimo, metterò, ancora una volta, a Natale, la foto degli spaghetti con gli scampi di mia mamma. Quello si che fa molto social. Buone vacanze a tutti!

ps
sorry per la mia idea pugliastyle d'estate (mi riferisco all'anguria zuccherina e fico d'india a gogo). Riflesso incondizionato. Comunque insomma, estate è.