domenica 30 gennaio 2011

Streghetta si nasce.

E' con noi da meno di 5 minuti, il tempo di passare ad Hulko il quaderno per copiare i compiti, di indossare le calze antiscivolo e mi raggiunge in cucina. Non mi accorgo della sua presenza fin quando non la sento domandarmi:
- Ma sei capace di farle?
A preoccuparla è la teglia di lasagne che sto preparando per cena.
- Beh, sì.
- Mia mamma fa tutto lei, anche la besciamella.
Vorrei risponderle 'Mia mamma le fa meglio della tua, tiè' ma mi trattengo
- Ah lei ci mette anche la besciamella?
- Sì, perché ci vuole la besciamella nelle lasagne, non lo sai?
- Bambini perché non andate di là a giocare?!
Era da un po' di tempo che non la invitavamo, non ce ne era più stata occasione, davvero nulla a che vedere col fatto che entrando l'ultima volta avesse esordito con
- Miii quanta polvere sul mobile.
Come non ricordare che dopo la sua prima visita in casa nostra avesse riferito a sua mamma, ma anche a tutti quelli capitatele a tiro, che la casa era bella ma che mancava di tutte le tende e i lampadari.
Onestamente credo che ora si sia solo rassegnata perché continuano ad essere vacanti le tende in un paio di locali ed altrettanti lampadari salvo che non ci si faccia bastare la minimalissima lampadina a penzoloni.

mercoledì 26 gennaio 2011

Il sole, le nuvole, la pioggia e i fiori.

Un giorno ho guardato il cielo e ho detto «che bello oggi c'è il sole» il papà interviene e dice: «è vero è propio vero» dopo sono arrivate delle nuvole grige e si è messo a piovere ma io e papà eravamo fuori. E io ho detto «che brutto è arrivata la pioggia!» e dopo papà ha detto «però la pioggia fa bene ai fiori».

martedì 25 gennaio 2011

3/13 (5 anni di elementari, 3 medie inferiori e 5 superiori)

Hulko mi raggiunge con un foglio di brutta in mano, ha tirato delle linee rette a matita, spesse almeno 0.2mm, ha già scritto, cancellato, sovrascritto un componimento di qualche riga ma vuole un confronto, diciamo pure che è alla ricerca di una scorciatoia.
- Mamma non so come andare avanti.
- In merito a cosa?
- Devo rispondere ad una traccia sul libro, "Descrivi un paesaggio in inverno."
- Cos'hai già scritto?
Sposta il peso da una gamba all'altra e farfuglia qualcosa di neve, nebbia, guanti e freddo.
- Potresti aggiungere che in inverno i balconi delle case si somigliano tutti perché non ci sono i fiori a rallegrarli e colorarli ma solo vasi coperti perché non gelino le piante.
- Ma come fanno a prendere l'ossigeno?
Medito un pochino, diciamo pure che sento di aver 'toppato' la risposta.
- Mamma?! Le piante hanno bisogno di ossigeno come fanno se le coprono con il cellophane?
- Buchi! Certo sì, fanno dei buchi.
Dal sollievo mancava mi battessi una mano sulla fronte.
Torna in camera sua.
Io alla mia approssimazione.

lunedì 24 gennaio 2011

domenica 16 gennaio 2011

Ci sono momenti in cui la vita ti costringe a rivelarti per quello che sei davvero.


Ci sono momenti in cui la vita ti costringe a rivelarti per quello che sei davvero. Jordan Rice, tredicenne australiano, era un ragazzino introverso, che amava disegnare. L’altro giorno un’alluvione ha sommerso la sua città e lui si è trovato con la mamma e il fratello più piccolo, aggrappati al tronco di un albero. Sono arrivati i soccorsi, Jordan era il più vicino e gli hanno gettato una corda, ma lui ha detto no: Salvate prima mio fratello. E così è stato. Quando sono tornati a prendere lui, la corda era ormai lisa e appena Jordan l’ha avuta in mano si è spezzata, così il ragazzino è scomparso sott’acqua per sempre, insieme con la madre. Ci lascia qualcosa che tanti adulti hanno smesso di darci da tempo. Un esempio.

chetempochefa.blog.rai.it massimo gramellini

venerdì 14 gennaio 2011

Chi ben comincia... [inizia con un buon incipit]

V INCIPIT

Mi sento sempre attratto dai posti dove sono vissuto, le case e i loro dintorni. Per esempio, nella Settantesima Est c'è un edificio di pietra grigia dove, al principio della guerra, ho avuto il mio primo appartamento newyorchese. Era una stanza sola affollata di mobili di scarto, un divano e alcune poltrone paffute, ricoperte di quel particolare velluto rosso e pruriginoso che ricolleghiamo alle giornate d'afa in treno. Le pareti erano a stucco, di un colore che ricordava uno sputo tabaccoso. Dappertutto, perfino in bagno, c'erano stampe di rovine romane, molto vecchie e tempestate di puntolini scuri. L'unica finestra dava sulla scala di sicurezza. Ma, anche così, mi si rialzava il morale ogni volta che mi sentivo in tasca la chiave del mio appartamento; per triste che fosse, era un posto mio, il primo, e lì c'erano i miei libri, i barattoli pieni di matite da temperare, tutto quello che mi occorreva (o così almeno pensavo) per diventare lo scrittore che volevo diventare.

I am always drawn back to places where I have lived, the houses and their neighborhoods. For instance, there is a brownstone in the East Seventies where, during the early years of the war, I had my first New York apartment. It was one room crowded with attic furniture, a sofa and fat chairs upholstered in that itchy, particular red velvet that one associates with hot days on a train. The walls were stucco, and a color rather like tobacco-spit. Everywhere, in the bathroom too, there were prints of Roman ruins freckled brown with age. The single window looked out on a fire escape. Even so, my spirits heightened whenever I felt in my pocket the key to this apartment; with all its gloom, it still was a place of my own, the first, and my books were there, and jars of pencils to sharpen, everything I needed, so I felt, to become the writer I wanted to be.

Colazione da Tiffany, Truman Capote

martedì 11 gennaio 2011

4 gennaio 2011, ore 02.53 (+7)



Certo che se continuiamo così, con tutti questi nipotini, finisce che una Valentina ce la dobbiamo trovere.

Auguri a stoperdiventaremamma(2)e alla sua bambina
da tutto il team di NHV
:-)

lunedì 10 gennaio 2011

Tra il lusco e il brusco.

Stavo stirando, annoiata e poco produttiva, lui guardava la televisione assorto.
Hulko- Mamma, Babbo Natale è immortale?
MammYX- Sì.
Hulko- Non muore mai.
MammYX- No.
Hulko- Neanche se lo uccidi?
MammYX- Ma chi vorrebbe uccidere Babbo Natale?
Hulko- Forse quelli che non riescono a vederlo...beh ma così non possono ucciderlo.
MammYX- Già.
Hulko- Andrea non crede a Babbo Natale.
Buio.

domenica 9 gennaio 2011

Skhizein


Skhizein by Nicolas Martin

lunedì 3 gennaio 2011

Calibro.

Non ricordo più di cosa stessimo parlando, ricordo però che fossimo in mezzo alla strada diretti a piazza del Duomo per rimirare l'albero di Tiffany. Fantasticava sulla possibilità di lanciarmi da qualche parte, di spararmi in aria.
Mammyx -...ah, come la donna cannone.
Hulko - No, la donna cannone è grassa, semmai la donna proiettile, mamma.
Che dolce sugli anni non lesina ma sui 'chili di troppo' è sensibile.