venerdì 17 luglio 2009

A.A.A. VENDESI Ancora Alpeggio d'Altura

Sono in partenza per il fine settimana. Oddio a vedermi non si direbbe. Accasciata sul mio portatile, stremata dalle ore di convivenza coatta con i colleghi, di relazioni magistralmente condotte, di accordi straordinari concessi, di 'operazioni' note e di pensieri sconosciuti, cibata di prosciutto e fichi o presunti tali (è normale che scricchiolassero sotto i denti?) mi accingo solo ora ad accendere il ferro da stiro. Naturalmente ho già acceso la banda larga (...) Si sono fatte le 2.27am con estrema facilità, il ferro è freddo, i panni stropicciati e la borsa vuota. Fuori tuona, così l'atto del prepararsi all'alpeggio è ancora più lento. Non basta più prendere acqua come accade di solito durante la permanenza ma farò anche il viaggio nella pioggia. Non sto più nella pelle. Sposto sguardo e pensiero sul sorriso di Hulko, cadono le ultime reticenze, indosso il mio k-way (ho la cabrio!) e inizio con ritrovato slancio i preparativi.

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