domenica 19 aprile 2009

Primi passi.

Asilo nido. Asilo nido a pagamento per intenderci. In Italia non sono particolarmente chiari i requisiti di ammissione ai rarissimi posti pubblici, sai quando entri in graduatoria ma non sai se ne uscirai mai, miglior piazzamento registrato 57° su 30 posti disponibili. E così parti alla volta dell'asilo privato. La rata mensile dell'asilo bi-lingue ti aiuta a decidere che per imparare l'inglese c'è sempre tempo e quindi ti accontenti di sapere che la struttura che hai scelto è quantomeno amministrata da un'americana, fa nulla poi se le educatrici hanno accenti italiani fra i più disparati. Gli spazi all'aperto pubblicizzati sul depliant, che ti avevano portato ad immaginare un parco in cui i bambini potessero scorrazzare liberamente, scoprendo la moltitudine di fiorellini di campo e insetti schifosi, da tentare anche di saggiare aiutati dalle neo attivate papille gustative, si risolvono invece in 3 m2 di passo carrabile trasformato in 'giardino d'inverno'. Lo stesso che ti costringe a passare la giornata tenendo scaramanticamente incrociate 2 dita sotto la scrivania per scongiurare che altri condomini uscendo dai box possano andare lunghi e falciare l'altalena. Il vero elemento imprescindibile che ti fa immediatamente protendere a favore del sodalizio è la sua ubicazione, a meno di 50 mt dal tuo nuovo posto di lavoro. Firmando l'iscrizione, praticamente col sangue perchè nell'eventualità chiedere di recedere dal contratto è un po' come chiedere l'annullamento di matrimonio alla Sacra Rota, pensi di aver fatto davvero la scelta più funzionale. Non immagini neanche lontanamente che stai invece firmando la tua condanna, se non proprio a morte, quanto meno all'isterismo. Scopri infatti, a distanza di pochi giorni, che il tuo amabile frugoletto biondo soffre il mal d'auto e così tutte le santissime mattine non riesci a tagliare il traguardo dei 14km, da parcheggio a parcheggio, senza che il nanetto non restituisca la colazione in forma cagliata, a te e ai sedili della tua auto.

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