giovedì 30 aprile 2009

Donne Coraggiose.

Questo post non ha un finale.
Non ha un finale perché non so quale sia. Sono pensieri ed emozioni ancora in movimento.
Volere un figlio. Volere un figlio solo a determinate condizioni. Non volere un figlio. Questa è la forza delle donne del tempo che stiamo vivendo. Patrimonio condiviso dalla maggior parte dei paesi ricchi e sviluppati. Tralasciamo realtà e situazioni più estreme dove non c'è possibilità di scegliere o meglio dove la donna non partecipa alla scelta e torniamo a noi.
Non voglio escludere i padri ma sono madre e forse ho una visione genitoriale solo parziale, qualcuno molto attento lamenterà un'inesattezza di termine, non 'parziale' ma 'dimezzata', perché si è genitori al 50%. E' vero. Consentitemi un ma. Non so se rientri in ciò che comunemente viene definito come 'istinto materno' ma la donna arriva ad annullarsi per amore dei propri figli, ed è l'atto più alto che si possa immaginare. Cerca l'intervento della scienza laddove l'iniqua natura non dà i propri frutti. Diviene madre di un figlio che non ha partorito ma che, forse anche per questo, amerà ancora più intensamente. Sceglie di non voler mettere al mondo un figlio perché non avrebbe la forza di vederlo difendere la propria vita da tutto ciò che non si può controllare né vincere. Donne intelligenti e preparate, anche quest'ultime, che riservano tempo e professionalità ad adulti e bambini affinché superino traumi, violenze e malattie. Donne che non possono e non riescono a ignorare il peso della loro consapevolezza.

Ecco cosa ho pensato amico mio mentre, protetti dal cielo stellato di Milano, silenziosa accompagnavo il tuo dolore sospeso .

2 commenti:

  1. Proprio questa mattina una madre adottiva mi ha confidato che a breve lascia il suo bimbo per una settimana perchè si deve sottoporre ad un intervento di rimozione dell'utero.
    In quel momento ho pensato: quanto dolore e quanta forza.

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  2. Hai ragione:è un post che si sovrappone al fiume delle scelte umane che scorre incessantemente e,a volte,può solo essere contemplato da una sua riva.Quindi non so se si possa essere genitori o meno per scelta al 100%...ci sto pensando da un bel po'.
    Ed invidio quell'amico che ha potuto illustrarti a cuore aperto i suoi tormenti,per cercare -forse-di metterli un po' in ordine.

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