venerdì 17 aprile 2009

Rialzo.

Scatta il salvavita. Se tutto va bene l’indipendenza (quella fisica s’intende perché per quella economica le statistiche italiane sono demoralizzanti) la raggiungerà fra altri 6/7 anni. La necessità affina quindi l’ingegno, come insegnava il mio istruttore di guida. Qualcuno la chiama ‘banca del tempo’, qualcuno ‘bon ton’, qualcuno non se ne preoccupa proprio, per me è sopravvivenza. Ricordo vivamente di aver pensato ‘se organizzo una festicciola di compleanno occupandomi degli amichetti di Hulko, poi a turno le loro mamme si occuperanno di lui’. Questa la strategia. Nella realtà ho corso come una forsennata per una settimana, telefona per invitare, telefona per chiedere conferma, telefona per ordinare i palloncini di winnie pooh, telefona per la torta, (confronto qualità-prezzo, almeno tre preventivi), fai la spesa, bibite (non troppe) patatine, nutella (che mondo sarebbe senza nutella?), focaccine, pizzette, piatti di carta, bicchieri di carta (ne mancano sempre). Vai a ritirare la torta, vai a ritirare la pedana con i palloncini (o caspita non l’avevo calcolata, ci starà in macchina?). Pulisci casa, a fondo perché è facile (?!?) che qualcuno degli ospiti controlli la polvere sotto il letto, sopra i libri. Insomma arriva il giorno e tu apri la porta agli ospiti con le occhiaia e i capelli arruffati perché non sei riuscita ad asciugarli dopo la doccia. “ oh ciao, ben arrivati, entrate pure, ah…non vi fermate?..certo a dopo” … “ciao, sì, sì venite pure, mi fa piacere…d’accordo certo che lo posso tenere qui mentre voi fate la spesa, a dopo” … “Hulko è il citofono vai ad aprire…come dici? Salgono solo i fratellini perché la mamma non sta molto bene? Va bene” …ok quattordici bambini e neanche un genitore. Niente panico. Distribuisco cappellini, tovaglioli di carta, panini, dolci, scrivo nomi sui bicchieri, giustifico ferma la scelta di winnie pooh “no, non preferivo spiderman”, pulisco luccicanti moccoli al naso, accompagno al bagno, canto gli auguri, raccolgo carte, panini spatasciati, pop corn uso coriandoli e richiamo all’ordine. Ad un certo punto proprio mentre penso “ ma sì alla fine è stata una buona idea” mi sento tirare il lembo della camicia e mi arriva all’orecchio una vocina gentile che ignora la portata di quello che sta per riferirmi “Non troviamo più Alessio!”

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