lunedì 6 aprile 2009

Il cecio fa della filosofia in attesa del pranzo.

ti racconto la filastrocca
delle candele sul tuo tavolino
avevano il naso, gli occhietti e la bocca
e sorridevano a ogni bambino

poi è venuto un giorno di festa
e tu le hai accese, sfregando un cerino
insomma, gli hai sciolto tutta la testa!
un pezzo per volta, con lo stoppino

adesso, piccine, son lì tristi e corte
squagliate e rinchiuse in un'aria funesta
è dura, zietta, ricevere in sorte
di nascere cera, ora... butti la pasta?

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