giovedì 14 maggio 2009

La mamma è una nonna agli albori.

Si dice che viviamo per poter tramandare ai nostri figli. Nella realtà non abbiamo abbastanza tempo. Spendiamo una buona parte di quello che abbiamo a disposizione solo per imparare a conoscere noi stessi, a capire le nostre potenzialità a individuare i punti di forza e più di ogni altra cosa i punti di debolezza. Dovremmo essere capaci di insegnare ai nostri figli a come diventare grandi. A come vivere a pieno le emozioni e a godere di ogni momento e ogni situazione. Ma non siamo capaci perché altrimenti dovremmo anche riconoscere di aver vissuto a metà molte di quelle che ci sono capitate. Quando hai vent’anni non sai cosa voglia dire avere vent’anni. Non sai cosa devi fare, cosa è giusto che tu faccia proprio perché hai vent’anni e non torneranno più. Bisognerebbe essere capaci di impedire ai nostri figli di ripetere gli stessi errori, di vivere le nostre insicurezze e invece gliele trasmettiamo. Esserne consapevoli aiuta?

2 commenti:

  1. Forse è il tempo che ci sentiamo mancare sotto i piedi,quello stesso tempo che è il regalo più prezioso che possiamo fare alle persone che amiamo:genitori,figli,amici,semplici conoscenti in un attimo di bisogno.Dedicare un po' del tempo sfuggente alle nuove generazioni può,forse,essere anche un modo per riflettere su di noi attraverso i loro occhi.Uscire dal flusso che ci trascina per osservarlo e capirlo un po'...da un diverso punto di vista?Forse!

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  2. già forse hai ragione Giant siamo alla continua ricerca di un nuovo modo di vivere il nostro tempo che vorremmo in qualche modo fermare senza rinunciare all'esperienza e alla maturità che, sappiamo però, solo lo scorrere del tempo stesso, ci può donare.

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