martedì 22 settembre 2009

Maleventum, dalle origini alla mia visita [prima parte]



Benevento è una città sannitica, romana, longobarda e poi pontificia. Benevento è un interessante patrimonio storico ed archeologico. Benevento è la "città delle streghe". Benevento è anche la città dove ho trascorso un piacevolissimo fine settimana, lo scorso. Ma procediamo con ordine e soprattutto vediamo se ho imparato qualcosa. "ZioNunzio" ;-) io ci provo...

Con il V secolo a.C. comincia la storia documentata del Sannio e di quella città Benevento, che nasce tra il corso dei fiumi Calore e Sabato. Popolo seminomade, i Sanniti, avevano tecniche di combattimento simili a quelle dei guerriglieri, grazie a queste, e ad un'arma micidiale il giavellotto (lanciato a grandi distanze e con movimento rotatorio per effetto di una correggia in pelle, l’amentum, attorcigliata al dito indice) essi tennero in scacco dal 349 al 290 a.C. le potenti legioni romane, infliggendogli anche nel 321 a.C., alle Forche Caudine, un’umiliazione tanto pesante da essere divenuta proverbiale! [ve la vorrei raccontare ma non è che la ricordì già più tanto bene...].
Comunque dicevo...
I romani, però, dopo alcuni decenni di sconfitte, ebbero infine la meglio sui sanniti e poterono, così, proseguire la propria espansione e dimostare il proprio potere. Ma l'accanita resistenza sannita e la posizione geografica invidiabile spinsero i romani a riconoscere il massimo prestigio a 'Maleventum', che, da semplice centro, tra i tanti del Sannio antico, venne elevata al rango di municipium con il nome di 'Beneventum'. I romani attestarono quindi in città due strade sulla via della Puglia: l'Appia e la Traiana, che contribuirono ad accrescerne ulteriormente il prestigio. A ragione proprio del suo valore strategico, Benevento venne ornata dai romani di splendidi monumenti: su tutti svetta l'Arco di Traiano, [visto!] definito un "poema in pietra"; ma bellissimi sono pure il Teatro Romano [visto!], il Ponte Leproso [visto!], l'Arco del Sacramento [visto!] e l'anfiteatro, dove l'imperatore Nerone, così come scrisse Tacito, assistette al combattimento degli schiavi. Ma anche il poeta Orazio, maestro di eleganza stilistica e mente capace di inusuale ironia, non mancò di annotare il suo passaggio per la città. Verso la fine della Repubblica romana, Benevento era così diventata una delle città più floride e popolose del Meridione. Ma... c'è sempre un ma in tutte le storie...

Ma il crollo dell'impero romano comportò però anche per il Sannio un periodo di decadenza, che fu interrotto soltanto con la conquista di Benevento da parte di quel popolo proveniente dalla Pannonia (Europa dell'est), conosciuto ai più come i Longobardi e durata circa anno più anno meno 500 anni. Anche i Longobardi, così come i Romani si resero immediatamente conto dell'importanza della posizione di Benevento: nel 571, dunque, essi la elessero a capitale del Ducato e, più tardi, subito dopo la caduta di Pavia nel 774, del Principato. Il periodo longobardo fu per il Sannio di eccezionale splendore culturale, spirituale, politico e commerciale, e Benevento, soprattutto dopo la conversione al cristianesimo dei nuovi venuti, divenne centro di produzione di vitali esperienze culturali (la "scrittura beneventana" e il "canto beneventano”), legate anche al fenomeno dei viaggi di pellegrini verso Gerusalemme, lungo la "Sacra strada dei longobardi" (cioè le antiche vie romane Appia e Traiana). I Longobardi, pur non essendo grandi costruttori, realizzarono molti monumenti: la Chiesa di S. Sofia [visto!], stupenda nella sua semplicità, la cinta muraria ed il torrione, che ancora oggi, nel centro della città, è un simbolo di forza e fierezza.

Arriviamo così nel 1077 e all'estinzione del principato longobardo che portò la città ad essere assorbita, su richiesta degli stessi Beneventani dal dominio del papa-re. Una delegazione partì e raggiunse lo stato pontificio e da quel momento Benevento fù amministrata dai rappresentanti papalini, detti "Rettori pontifici", contro i quali spesso litigò il Consiglio comunale e una buona parte dei cittadini, probabilmente non la delegazione che si era rivolta allo stato pontificio ;-)
La lunga dominazione pontificia, 8 secoli (fù interrotta solo da una parentesi angioina) se da un lato segnò una profonda frattura anche culturale nell’antico Sannio, comportò per Benevento una frenetica ed instancabile realizzazione di Chiese, monasteri e conventi ed il Palazzo per i Rettori [visto!]. Benevento rimase un'isola pontificia nel sud d'Italia fino al 1860, ovvero all'arrivo di Garibaldi e dei garibaldini che la sottrassero al dominio pontificio e Benevento fu così annessa al nascente Regno d'Italia.

Si lo so, ho perso sicuramente dei pezzi, ci sono evidenti lacune e come avrebbe detto la mia adorata maestra delle elementari e tutti i miei insegnati a seguire avrei potuto fare di più, ma lo "ZioNunzio" (discreta e piacevole guida, che mai ringrazierò abbastanza per la sua pazienza) sarebbe lo stesso orgoglioso di me: qualcosa è rimasto incastrato in mezzo ai riccioli. Sebbene effettivamente a tutt'oggi io sia un pò ignorante (Cit.) ;-)


la foto dell'arco trionfale di Benevento dedicato all'imperatore Traiano è di Formichina59
Poco distante da quello che non è solo il massimo monumento della città, ma uno dei migliori esemplari dell'arte traianea ed il più insigne arco onorario romano c'è Frittole, la vineria Frittole :-D centro della movida beneventana dove ho trascorso due fantastiche serate in compagnia di: Emilia, Sara, Anna, Gianluca, Manuela, Veronica, Marco, Gabriella, Antonio, Stefania, Vincenzo, Mariposa, Giuditta, Paola, Luca, Paolo, Salvatore, Ines, Annarita, Antonio... Così se passate da Benevento e volete farvi uno Strega, sapete dove andare!

3 commenti:

  1. brava Luana...ti possiamo conferire la fascia di streghetta sannita ...un bacio....

    RispondiElimina
  2. Bravaaaaaa!
    Adesso lo mandiamo a zio nunzio, vediamo cosa dice :)

    RispondiElimina
  3. ommarò! per un attimo non ero più sicuro se stavo leggendo NHV o Wikipedia!

    RispondiElimina