martedì 12 gennaio 2010

la strada che non presi



Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.
Poi presi l’altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’ aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.
Ed entrambe quella mattina erano lì uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito.
Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un’altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.
Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io -
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.

La strada che non presi, Robert Frost


anche questa volta la foto è stata gentilemente rubata a qualcuno! :-D grazie alla nostra paolabonini ovvero la CompagnaDiBanco. Diciamo che almeno questa volta ho rubato in famiglia! ;-)
https://twitter.com/paolabonini
http://www.flickr.com/photos/baishoh/4240890715/

2 commenti:

  1. Anche a me piace moltissimo questa poesia.
    Ce n'è un'altra(e) molto bella:

    "L'albero che uno schiantarsi di legno
    La bufera ci abbatte davanti non è
    Per sbarrarci per sempre la strada verso la mèta,
    Ma appena per domandarci chi mai crediamo di essere

    A insistere sempre così sul nostro cammino.
    Gli piace arrestarci sui solchi della slitta,
    Farci affondare dentro un palmo di neve
    A discutere come si fa senza una scure.

    Eppure sa che ostacolarci è inutile:
    Non ci faremo distogliere dall'obiettivo finale
    Che in noi segreto abbiamo da raggiungere,
    Dovessimo afferare la terra per il polo

    E, stanchi di girare a vuoto in un sol posto,
    Gettarci ad inseguire qualcosa nello spazio".

    (Di un albero caduto attraverso la strada, Robert Frost)

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  2. Grazie byc ;-)
    Direi che merita più di un commento...

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