mercoledì 6 gennaio 2010

ecco, io dal duemiladieci vorrei.



aerei puliti e cappelli di frutta
pazienza e fiducia prodotte a pedali
una marypoppins col mondo in borsetta
pinguini al sicuro e utopie tropicali

arnesi ingegnosi che allarghino il tempo
e viaggi continui con chi ama viaggiare
incanti fugaci a nutrir l’ippocampo
antilopi in posa. e niente zanzare.

dei nonni, una sacher, giornali sinceri
un vento a colori da golf peruviano
e scatti innervati di saturi neri
e nebbie sui vetri, per svegliarsi piano

rugiade vibranti. e iridi accese.
un libro da leggere in tutte le lingue
l’oceano che tuona a ondate sospese
e un ago a ricordo che dentro c’è sangue.


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