domenica 14 febbraio 2010

Memorie di una Geisha.

San Valentino è forse l'occasione per guardarsi indietro. Come il Natale, il giorno del compleanno, la Domenica delle Palme, il rientro dalle vacanze o il primo giorno di convalescenza insomma la riflessione sulla vita è latente. A forza di riconsiderare gli accadimenti una cosa l'ho capita, c'è un aspetto di me che non consente alle relazioni (rammento al lettore che il plurale è in uso a partire anche solo da 2) di sopravvivermi, mi annullo. Tendo a mettermi in discussione su tutto e a pensare che sia più facile che a proporre la soluzione migliore sia sempre l'altro. Ecco è questo il minimo comune denominatore fra i miei fallimenti amorosi, non averci creduto abbastanza. Non aver creduto che potesse funzionare anche a dispetto di qualcuno o qualcosa. Una storia d'amore va vissuta dall'interno e non dall'esterno. Quel che appare può non essere necessariamente quel che è. O non essere altrettanto importante.

1 commento:

  1. il tuo post mi ha evocato una citazione musicale:
    "At first I was afraid, I was petrified,
    Kept thinkin' I could never live without you by my side,
    But then I spent so many nights thinkin' how you did me wrong,
    And I grew strong, and I learned how to get along..."
    by Gloria Gaynor

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