venerdì 25 dicembre 2009

Oh, oh, oh!

L'attesa gli mette agitazione. A distanza di un paio d'ore una dall'altra mi domanda a rotazione quando aprirà i regali, quanto tempo manca e cosa succede se Babbo Natale non trova i giochi che ha chiesto come l'anno scorso (ma questa è un'altra storia). Siamo stati lontani per qualche ora nel pomeriggio, ha preparato il dolce delle feste insieme agli zii e quando li ho raggiunti per cena l'ho ritrovato con indosso il cappello di Babbo Natale.
A tavola mi ha detto che è dispiaciuto di non avere un camino.
E infine a letto, in pigiama a e con il cappello rosso con pon pon, ha voluto che mi sdraiassi al suo fianco e mentre si attorcigliava i miei capelli attorno al dito come ha sempre fatto fin da piccolo mi ha promesso che domani mi porterà in pasticceria visto che sono golosa. Sono di una semplicità disarmante, si fanno bastare quel che sanno, non chiedono di conoscere i particolari che potrebbero pregiudicare il lieto fine. Mi stavo quasi addormentando quando con un filo di voce mi ha domandato,
- Mamma l'ornitorinco è l'unico mammifero che depone le uova, vero?
Com'è tutto più facile quando si è bambini. Non ci si fanno domande o se ce le si fa non sempre sono quelle giuste.

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