venerdì 2 luglio 2010

sogno di una notte d'inizio estate

Tento di dare spazio al mio principe e lascio che sieda in prima fila accanto all'amico che pare l'amico di sempre a guardare sotto le stelle la proiezione di un cartone animato di scoiattoli e scoiattoline rockstar. Io mi siedo in fondo, lontana ma vicina, con un libro di McCall Smith fra le mani.
Sui titoli di coda e in mezzo al vociare dei bambini eccitati dal lieto fine e frastornati dall'ora tarda, l'animatore-d'eccezione mi domanda "Piaciuto?"
Gli sorrido muovendo appena la testa in segno di assenso.
"Domani sera però ti metto 'Casablanca'"
"Oh grazie ma non serve io mi commuovo anche con 'Alvin superstar'!
Adesso è lui a sorridere mentre si dirige al tavolo della regia.

L'incontro successivo è nel suo atelier-laboratorio-officina la mattina in cui infilano bracciali e collane, metto dentro la testa per dare una voce sui programmi ad Hulko e sento una bimbetta con tante lentiggini quanta saccenza dire: "Io non ho mai visto dei maschi fare le collane!"
Nessuno può minare l'armonia interiore di 'cuore di mamma', non aspetto nemmeno che chiuda le labbra per risponderle, "Allora oggi per te è un giorno fortunato. Bisognerebbe poter conoscere, imparare o scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno." Tiè.

La volta dopo gli faccio da spalla in spiaggia, Lui prepara gli aquiloni, abbastanza da soddisfare tutte le manine protese, carta velina di ogni tonalità stagliata contro l'azzurro del cielo mentre io mi occupo del pitstop ai box, con colpi di scotch qua e là.

L'ultima sera mi affaccendavo nel bungalow per preparare i bagagli, sentivo ridere e cantare "...però quand'è tranquillo come fa 'sto coccodrillooo?!!!..." allora ho pensato di raggiungere l'allegra brigata pur se ancora insabbiata e in tenuta da spiaggia. Il cambio di repertorio musicale mi ha raggiunta accanto alla mamma dell'amico di Hulko e al suo figlioletto bellissimo, inutile dire che ho sempre avuto un debole per i bimbi di colore, avevo il ciccobellonero! Un valzer, aveva messo un valzer. Tre passi con le Crocs verde mela ai piedi e mi tende la mano, Lui, l'animatore-d'eccezione:
"Vuoi ballare?"
Non arrossisco mai, straparlo, tremo ma non arrossisco. E infatti,
"No, guardami non mi sono neanche fatta la doccia" (quanto potrà mai essere sporca una che ha fatto vita di mare per giorni?!)"...e non so ballare, sono un peggio di un ceppo di quercia."
"Come si può non saper ballare?"
Sento di averlo deluso...

L'indomani carico la macchina, pago alla reception, faccio colazione al bar, leggo il giornale, scambio indirizzi utili con la famigliola allargata dell'amico di Hulko (ancora più bizzarra della mia) mentre Lui si intratteneva con l'ultima sessione di gioco al termine della quale decidiamo di ripartire e lasciarci il mare alle spalle. Inizia il giro di saluti. Lasciamo l'animatore-d'eccezione per ultimo.
Hulko composto, "Ciao Madi noi andiamo."
"Andate via?" così dicendo gli regala un sorriso e due bacini sulle guance, poi abbraccia me e continua a sorridere,
"Ciao, ci vediamo l'anno prossimo, ti prometto che balleremo...prenderò lezioni quest'inverno." Sappiamo entrambi che sto mentendo ma è divertente lo stesso.

Io e Hulko ci incamminiamo sul viale principale, sotto gli alberi, verso l'uscita ma dobbiamo deviare verso la toilette cercando di evitare la mappatura degli Autogrill nelle successive 3 ore (onestamente non l'abbiamo scampata e le ore di autostrada sono diventate 5). Ne usciamo un paio di minuti dopo e rimettendoci in marcia, mano nella mano, vediamo avvicinarsi una bicicletta, è Madi che si ferma davanti i nostri piedi con una rosa di cartacrespa, sgrano gli occhi per lo stupore e farfuglio qualcosa stampandogli un bacio sonoro su una guancia, "Grazie davvero, è la più bella che abbia mai ricevuto."
Ci lascia lì, dopo essersi raccomandato di aggiungerle un po' di scotch perché l'ha preparata di premura e non è perfetta.
Saliamo in macchina, appoggio la mia rosa (che non appassirà mai) sul cruscotto e parto alla volta di un nuovo viaggio.

Post Scriptum...anni fa non so cos'avrei dato perché l'animatore mi invitasse a ballare e mi regalasse un fiore...e anche adesso, qualunque cosa fosse, come direbbe LaZia, sapeva di buono.

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