lunedì 5 settembre 2011

Piedi a mollo & Teste all'aria.

Passeggio con l'acqua quasi alle ginocchia. Lo faccio spesso, a tutte le ore e in tutte le direzioni senza altra meta che quella di rinfrescarmi le idee. Cammino, guardo senza vedere, giro in tondo, avanzo, ritorno, a volte nemmeno parto. Ero lì anche quella mattina, costume, occhiali da sole, piedi a mollo, ferma, occhio vigile ma misurato alla spiaggia, del genitore che sa che è ora di concedere giudizio al giudizioso. Viene verso di me una nonnina dai toni schiariti dal tempo, costume beige forse fiorato, capelli grigi lunghi, sciolti, bastone alla mano, marsupio in vita e cappello in paglia a tesa larga. Mi osserva a lungo, perché lento è il suo incedere. Mi raggiunge e rallenta ulteriormente fino a fermarmisi davanti. Le sorrido.
- "Buongiorno"
- "Buongiorno anche a lei."
- "Faccio una passeggiata tutti i giorni. E' sola anche lei."
- "Sì."
Sembra riflettere.
- "E' una bella donna, intendo che ha un bel personale."
Faccio una smorfia di risposta.
- " Lei è alta. Mia nuora è piccolina, peccato perché mio figlio è molto alto però il destino ha voluto così..."
- "...ho ascoltato i miei genitori e non mi sono risposata, sono rimasta con loro ma adesso loro non ci sono più e..."
Prosegue nel suo ricordo, nell'inquietudine di dover affrontare quel che ancora verrà da sola, nel rimpianto. Credo ormai che quel che dice sia più che altro rivolto a se stessa e non più a me, o meglio non solo a me. Parla in dialetto e io non riesco a comprendere tutte le sfumature ma mi bastano i messaggi principali per sorridere di un sorriso incerto.

Qualche giorno dopo sempre nel mio pellegrinaggio verso l'ignoto in un mare praticamente deserto, quello che te lo rende quasi esclusivo, incontro un'altra nonnina, il che vuol dire due cose o che effettivamente l'aspettativa di vita della donna è più lunga oppure molto più semplicemente che agli uomini non piace passeggiare nell'acqua.
- "Questa mattina l'acqua è magnifica. Frizzante."
- "Sì, piacevolissima."
- "Devo camminare molto, me lo ha consigliato il chirurgo per il ginocchio"
Scarica il peso sulla stampella, solleva la gamba dall'acqua e mi mostra un ginocchio non più ginocchio, deforme, gonfio e con una grossa cicatrice nel mezzo.
- "Sta guarendo, con questo sono stati 13 interventi in tutto. Ma adesso sto bene."
Annuisco, la osservo e trovo che abbia dei tratti ancora belli, come gli occhi, brillanti occhi azzurro cielo.
- "...sono qui con un'amica, solo che lei non vuol venire in acqua anche se le farebbe bene perché non si sente sicura, allora le ho consigliato di prendere un bastone o una stampella, in fondo perché mai uno dovrebbe vergognarsi di aver bisogno di un bastone? Io ho 76 anni, va bene così."
Mi complimento per il suo aspetto e per gli occhi così belli e intensi.
Mi sorride, forse si è accorta di essersi allontanata col pensiero e torna da me.
- "Lei è qui con suo marito?"
- "No, sono separata."
Mi guarda in silenzio, forse dispiaciuta dalla vita ma si riprende e mi regala balsamiche parole,
- "E' una bella donna e giovane, incontrerà qualcun altro."
D'altronde è tutta una questione di punti di vista. 39 anni, 10 mesi e 7 giorni è meno di 76 anni e 13 operazioni e lascia spazio a molto. Fantasia, sogno e realtà.

(to be continued?)

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