sabato 8 dicembre 2012

Fanciullezza.

Eravamo a cena con la squadra. I ragazzi e qualche fratellino in prestito ad un tavolo. I genitori ad un altro. Loro rumorosi e divertiti. Noi in affanno. Loro hanno ingurgitato patatine, pizza e bollicine poi, inforcati guanti e cappelli, si sono scaraventati in strada su un lenzuolo di neve fresca. Noi più coscienziosi verso le buone maniere e intimiditi dal minaccioso adipe abbiamo centellinato patatine e bollicine e dopo un'ora di chiacchiere, sguardi, pacche e qualche stretta li abbiamo raggiunti all'esterno, diretti verso casa. Gli ultimi saluti e la buonanotte. Ho rubato questo nella notte rosata.
Papà - "Guardati sei zuppo. Il giaccone è pieno d'acqua."
Figlio  -"No, di neve."
Questa è la poesia che perdiamo crescendo. 

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