venerdì 7 ottobre 2011

ho rubato un post a una mamma.














Stamattina, prima ancora del caffè, mi sono trovata a dover spiegare a mio figlio chi era Steve Jobs.
Ho aperto il computer mi è sfuggita un’esclamazione e lui si è subito incuriosito.
Così mi sono sforzata di rendere comprensibile a un bambino di quattro anni e mezzo perché il volto di quell’uomo era su tutte le pagine web.
Gli ho detto che se quando andiamo in giro lui appoggia sicuro la mano su qualsiasi schermo incontri aspettandosi una reazione, un po’ è merito di Steve Jobs.
Gli ho detto che quando in treno possiamo portarci l’opera omnia di Geronimo Stilton tutta compressa nell’iPod, un po’ è merito di Steve Jobs.
Gli ho detto che se tante volte posso restare ai giardini con lui perché mi basta l’iPad per fare quello che devo, un po’ è merito di Steve Jobs.
Gli ho detto che quando ci divertiamo facendo le foto e trasformandole nei modi più buffi, dal monocromo ai fumetti, un po’ è merito di Steve Jobs.
Gli ho detto che quando sarà più grande, gli farò vedere un video in cui quel signore spiega come si debba sempre credere ai propri sogni e mantenersi hungry e foolish.
Lui mi ha guardato e mi ha detto “Beh, quel signore aveva proprio dei bei sogni”, commento che mi ha proprio soddisfatto.
Poi, mentre stava allontanandosi, si è girato e mi ha chiesto: “Mica che adesso dobbiamo ridargli l’iPad, vero?”
Ciao Steve e grazie per questo futuro che hai messo nelle mani di mio figlio.

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