giovedì 8 maggio 2014
Treni lunghi un viaggio
Un quadrato, una finestra, un affaccio fugace sull'Italia che
scorre separandomi da casa mia, la mia città.
Un Bari-Milano che da
secoli non facevo in treno.
Uno sguardo veloce sulla vita di paesi e
città che sembrano ripetersi uguali a se stessi.
Palazzi, periferie,
ville sul mare, autorimesse, chiese, recinti, panni stesi, supermarket,
ristoranti chiusi, frazioni di secondo di vita di sconosciuti.
Il
fascino del viaggio in treno.
La malinconia del ripetersi dei paesaggi.
La lunga marcia verso quei luoghi che ormai mi appartengono sempre più.
Nuvole rapide.
Eppure immobili. Parti con il sole e poi ritrovi la
pioggia. Eppure stavolta é diverso. È la pioggia che lascio per
intravedere il sole.
I colori strani degli edifici più brutti del mondo
sembrano concentrarsi a ridosso delle ferrovie. Sembra fatto apposta.
Campi sportivi.
Cani sui balconi.
Chissà cosa c'è dietro tutti questi
accenni di vita. Questi incroci di sguardi che non si appoggiano mai su
qualcosa. Ma che scorrono. E mescolano. E vivono. Nonostante tutto e
tutti, vivono.
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