mercoledì 25 settembre 2013
Luoghi comuni
Le mezze stagioni che ancora sussistono settembre caldo il sole in faccia i sandali ai piedi la giacca di jeans il vento dal mare il rintocco delle campane il pranzo la domenica tutti a tavola si mangia la papagna del pomeriggio le chiamate al telefono fisso le mani di mamma gli occhi di papà il sorriso sdentato della nonna gli abbracci degli amici il matrimonio della cugina "alla larga" la cattedrale le chianche chiare la birra ad 1 euro la polacca e l'espressino al Bar dello Studente il muso sempre più bianco del mio cane le sgagliozze calde le parole di mia sorella i ricci di mia nipote le uscite alle 23 il pancione di un'amica che cambia vita la sigaretta con l' amica che mi ha cambiato la vita il letto di sempre il pigiama di quando avevo 18 anni la luna fra le strade del mio quartiere i panni asciutti in poche ore lo specchio grande le zie "ma quanto sei cresciuta" il macellaio e la fettina che a Milano non "g n sta" i negozi chiusi alle 15 le ragazze tirate e firmate la sensazione di conoscere bene o male tutti il pane profumato la frutta saporita. Luoghi comuni, i miei luoghi. Così tuttoadunfiato, senza punti, alla Virginia Woolf. Vabè, più o meno.
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