martedì 26 marzo 2013

Da uomo a uomo.

“Da presidente della Camera dei Deputati e da donna respingo nel modo più fermo l’insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensiva”, e ha concluso: “La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall’oltraggio”.

Da uomo a uomo: "Laura temo ti aspetti un lungo lavoro..."

E così anche Franco Battiato è caduto/scaduto, in frasi sessiste. Eppure una padronanza di linguaggio che gli permetta qualcosa di più credo ce l'abbia...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/26/battiato-in-parlamento-troie-disposte-a-tutto-boldrini-parole-inaccettabili/542778/

domenica 24 marzo 2013

Crescere insieme.

Percorrevo il corridoio che porta alla zona notte, nelle case che hanno visto lustri e lustri di tramonti esistono ancora, rischiando di calpestare un esserino bianco che si dimenava sul parquet. Munitami di scopa e paletta l'ho raccolto e portato a conoscere Hulko in cucina.
Mammyx: Guarda cos'ho trovato, secondo te cos'è?
Lui, serafico: Una larva.
Mammyx: Una laaaaarvaaaa ma da dove è arrivata? Di cosa? Esistono le larve di topo??!
Hulko: Dai, mamma!
Sorride compiaciuto e continua,
Hulko: Sembrerebbe una larva termite o quella della formica leone ma qui non siamo nel deserto.
Si stava meglio quando si stava peggio, fossi stata sola lo avrei semplicemente restituito alla natura invece ora avrò gli incubi sognando l'attacco di orde di formiche leone. Altro che cavallette.


giovedì 21 marzo 2013

Davanti allo specchio...



Mammotta, la mattina mentre spazzola i capelli alle sue due bimbe...
Smarties: "Uffa mamma, anch'io voglio i capelli liscioli come Pansottina!"
Pansottina: "Smarties, si dice lisci! E poi solo le principesse hanno i capelli lisci."

mercoledì 20 marzo 2013

lunedì 18 marzo 2013

Festa del papà!


Sono stato promosso!

Donne. Mamme.


  • Dieci anni fa, esattamente a quest'ora, nasceva il mio piccolo immenso amore...mi piace pensare che abbia ascoltato la voce della sua mamma che, guardando la luna piena in una serata bellissima e calda, le aveva chiesto di non farsi attendere troppo, anche se non era ancora arrivato il momento....Bianca e' arrivata cosi' ed e' stata da subito un'altra vita...la mia terza, quarta, non le conto..certamente la piu' difficile e la piu' intensa..quella in cui se faccio un errore non e' piu' soltanto mio, se sono felice di riflesso lo e' anche lei..e non conto nemmeno le ansie, le preoccupazioni, gli imprevisti e l'imprevedibile, conta quello che siamo..io per lei la mamma piu' bella del mondo, quella che le parla tanto, non la sgrida quasi mai, ma che se alza la voce significa che basta, oltre non si va, quella che a volte si perde nei suoi pensieri, ma se arriva una vocina a chiedere cosa c'e' che non va, e' gia' passato tutto..lei per me la mia sintesi, la mia anima intrecciata alla sua...le parole non mi aiutano perche' lei e' tutto....non voglio immaginare oggi cosa sara' di noi nei prossimi anni.. mi bastera' averle insegnato ad essere felice per se stessa e per chi le stara' vicino, ma che la felicita' non e' mai scontata e costa fatica perche' va costruita, ogni giorno un po' di più, a dispetto di chi ti impone i compromessi o pensa che non la meriti..cosi mi aspetto di ritrovare mia figlia tra dieci anni, una piccola grande donna orgogliosa di se stessa e magari anche della sua mamma se sara' ancora, chissa'. la piu' bella del mondo...

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    L'ho letto questa mattina, sveglia da poco la neve fuori a dispetto della primavera alle porte, quasi una metafora della vita, ed emozionata ho pensato di volerlo condividere. Con il permesso di Elvira.


    sabato 9 marzo 2013

    Ho pianto.




    Negli anni '70, l'artista serba Marina Abramovic ha vissuto un'intensa storia d'amore con l'artista tedesco Ulay. Per 5 anni hanno vissuto insieme in un furgone realizzando moltissime performance. 

    Quando hanno sentito che il loro rapporto non valeva più la pena, hanno deciso di percorrere la Grande Muraglia Cinese. Ognuno ha cominciato a camminare da un lato e dopo un lungo camminare, si incontrarono nel mezzo, si diedero un ultimo grande abbraccio, per non vedersi mai più.

    23 anni più tardi, nel 2010, quando Marina era già un artista consacrata, il MoMa di New York dedicò una retrospettiva al suo lavoro. In questa retrospettiva, Marina condivideva un minuto di silenzio con ogni sconosciuto che si sedeva di fronte a lei. Ulay arrivò senza che lei ne fosse a conoscenza..

    scoperto grazie a http://friendfeed.com/nastja


    "Nel 1976 Abramović lascia la Jugoslavia per trasferirsi ad Amsterdam. Nello stesso anno inizia la collaborazione e la relazione con Ulay, artista tedesco, nato tra l'altro nel suo stesso giorno. I due termineranno il loro rapporto dodici anni dopo, nel 1989, con una camminata lungo la Grande Muraglia Cinese: Marina decide di partire dal lato orientale della muraglia sulle sponde del Mar Giallo, mentre Ulay dalla periferia sud occidentale del deserto del Gobi. I due cammineranno novanta giorni per poi incontrarsi a metà strada dopo aver percorso entrambi duemila e cinquecento chilometri e dirsi addio."  (fonte Wikipedia)

    domenica 3 marzo 2013

    E' stata dura.

    Ieri ho dato adesione per conto suo ad una lezione di ginnastica artistica con l'amico fidato del basket. Un punto di riferimento ma anche una fonte aggiuntiva di stress perché a quel punto avrebbe dovuto confrontarsi.
    Da quando l'ho messo a parte del progetto infatti a più riprese mi ha chiesto di cosa si trattasse. L'ho tranquillizzato spiegandogli che la lezione sarebbe stata a misura di bambino.
    Questo pomeriggio siamo stati in palestra insieme. I ragazzi impegnati a misurarsi con pertiche, corde, tappeti, travi e parallele e noi genitori impegnati ad affiancarli. A condurli il papà del fidato amico, già istruttore qualificato. Un altro volto familiare.
    Ogni esercizio è stata una prova. Tutto nuovo. Tutto faticoso. Sfidante e per questo minaccioso. Se nasci tondo non puoi morire quadrato. Sono rimasta nelle retrovie, presente, vigile ma ho lasciato che qualcun altro  colmasse il mio gap. Non sono una particolarmente temeraria né trascinatrice so quindi che la scarsa confidenza di Hulko nelle proprie capacità è più una risultante.
    In un paio di occasioni con un filo di voce mi ha detto, coperto dai gridolini eccitati degli altri, "Non so mamma se ci riesco." Uno in particolare lo ha abbattuto. Forse già provato dalla fatica dei precedenti, alle parallele ha preso qualche botta di troppo. Al morale.
    Eravamo soli nello spogliatoio e ha lasciato che le lacrime scendessero. "Non sono stato capace."
    "Invece sei stato molto bravo, erano tutti esercizi nuovi per te.
    "Lo so ma gli altri sono riusciti a farli."
    "Beh ognuno di loro ha sbagliato qualcosa e ha fatto meglio altro. Eravate qui per questo ma è stato divertente. Ti è piaciuto?"
    Non mi risponde, mi guarda solo con gli occhi pieni.
    Riprendo ricordando gli errori, gli episodi più buffi e raccontandogli che anche l'istruttore ha ammesso con il sorriso di non essere stato sempre perfetto nelle sue prove in passato, nonostante la passione.
    Per ristabilire gli equilibri gli ho mostrato il livido procuratomi alle stesse parallele dove lui prima di me aveva fallito che, forse cercando di superare i suoi stessi timori, mi ero imposta di provare.
    Abbiamo passato tutto il tempo, camminando verso il parcheggio e durante il ritorno in auto, a parlare di come servano le sfide per misurarsi con noi stessi. Con il corpo ma ancor prima con la mente.
    Siamo rimasti in piedi. Con orgoglio di entrambi.

    sabato 2 marzo 2013

    The question is: who cares!




    Io e Hulko non riusciamo più a smettere... :-D