sabato 26 aprile 2014
Del mettere a (ferro e) fuoco i 12enni.
Risponde al cellulare.
Torna da me, tiene premuto e sottovoce mi chiede "Mà, posso scendere?"
Mi prende alla sprovvista, sono le 20.45, fino a ieri non arrivava nemmeno in fondo alle scale senza di me anche nella piena luce di mezzogiorno.
"Chi è?"
Mi guarda fra lo scocciato e l'annoiato, "Una mia amica."
(Come sarebbe a dire 'una mia amica'?!)
"Va bene, una mezz'oretta e stai nei paraggi."
Liquida l'interlocutore in attesa: "Ok, scendo." Pausa, "Sììì, ho detto che sceeendo."
Si infila le scarpe (senza slacciarle, ndr).
"Scusa Hulko, quale amica?"
"Quella del parcheggio."
E ancora vi domandate come mai cresciamo acide e bisbetiche?!
Torna da me, tiene premuto e sottovoce mi chiede "Mà, posso scendere?"
Mi prende alla sprovvista, sono le 20.45, fino a ieri non arrivava nemmeno in fondo alle scale senza di me anche nella piena luce di mezzogiorno.
"Chi è?"
Mi guarda fra lo scocciato e l'annoiato, "Una mia amica."
(Come sarebbe a dire 'una mia amica'?!)
"Va bene, una mezz'oretta e stai nei paraggi."
Liquida l'interlocutore in attesa: "Ok, scendo." Pausa, "Sììì, ho detto che sceeendo."
Si infila le scarpe (senza slacciarle, ndr).
"Scusa Hulko, quale amica?"
"Quella del parcheggio."
E ancora vi domandate come mai cresciamo acide e bisbetiche?!
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