giovedì 4 ottobre 2012

Lasciare le cose a metà.

Stasera mentre attendevo che scattasse il verde attraverso il finestrino ho osservato di spalle una coppia musulmana, giovanissima, camminare tenendosi per mano. Bislacca la mente che in una frazione di secondo mi ha proposto tanti scenari e qualche finale. Non so quale sia stata l'associazione di idee scattata nel subconscio fatto sta che mi sono ritrovata a pensare che non ho alcuno con cui passeggiare al tramonto di una giornata e a quello della vita, anche se è un pensiero ridicolo perché non ho alcuna garanzia di arrivarci e farei meglio piuttosto ad assaporare il presente. Il secondo pensiero è andato fulmineo ad una persona cara che ho perso di recente. Poco più che cinquantenne padre e marito. Mi annienta l'idea che abbia lasciato la sua vita a metà. Non completerà ciò che stava vivendo, conversazioni, rapporti, lavori ed emozioni. Lascia la rabbia in chi resta. Nessuno di noi potrà più rispondergli né riceverà una sua replica ed è venuto meno all'impegno che aveva assunto con i figli e con la sua donna, che si ritroverà a camminare sola lungo il sentiero al tramonto.

Nessun commento:

Posta un commento