giovedì 15 dicembre 2011

MasterChef e dintorni.

Entro in casa, accendo il riscaldamento, appoggio le borse, tolgo le scarpe, lavo le mani, affetto la cipolla e la metto a soffriggere. Hulko entra in casa, accende l'albero di Natale, trascina lo zaino, lancia le scarpe, lava le mani e si mette ad intrecciare scoobydoo. Aggiungo il riso e lo faccio dorare poi mi guardo attorno, gli altri fuochi sono liberi. Ho dimenticato di mettere a bollire l'acqua per il brodo. Allontano la padella dal fuoco perchè non bruci mentre cerco di porre rimedio alla mancanza. Mi abbasso per recuperare il tegame e sento un tonfo. La padella è capovolta a terra e un tappetino di riso unto ricopre il pavimento. Disturbo Hulko affinchè mi recuperi della carta casa mentre io ripeto le operazioni di apertura: cipolla-olio-riso-vino bianco (in realtà Zibibbo perchè è già aperto ma viene bene lo stesso, nda). Rinvengo un pentolino troppo piccolo per il brodo allora lo scambio con quello in lavastoviglie (in realtà usato la sera prima per le uova sode ma viene bene lo stesso perchè il guscio è insapore, nda). Raccolgo il riso da terra ma resta una gradevolissima patina d'olio che intratterrà me e il fido mociovileda dopo cena. A metà cottura prendo il parmigiano e mi accorgo che la grattugia elettrica è in sciopero perchè scarica. Sono spossata dall'unica ora di cucina in più di 72 ore ma il bello deve ancora venire.
- Le otto, mamma!? ma non è ancora pronto?
- Davvero Hulko io già non sono sicura di trovare la mia dimensione ai fornelli, inoltre ricordo nitidamente i tuoi racconti di ritorno dai soggiorni spagnoli "...e poi mangiamo tardissimo mamma, mai prima delle nove!" e infine stasera ho declinato un piacevolissimo invito a cena per venire a cucinare questo biiiiip di riso quindi aspetti.
Ecco avrei voluto rispondere così, invece ho preso un lungo respiro e ho detto
- Ancora un minuto di pazienza, passerotto.

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