martedì 30 marzo 2010
Al ladro! Al ladro! 2
Un oggetto, anche se non ottenuto con il furto,
è tuttavia come rubato se non se ne ha bisogno.
Dice Gandhi.
Ma... Ma a me servivano...
Quindi è furto?!
:-S
sabato 27 marzo 2010
tanto per fare chiarezza, signori ladri.
giovedì 25 marzo 2010
Le mamme...
Le mamme stringono le mani dei loro bimbi per un po'...e i loro cuori per sempre... (Patrizia Rondinelli)
martedì 23 marzo 2010
forse hanno ragione loro....
Cara Milana, come si fa a rallentare il tempo?
Internazionale 791, 16 aprile 2009
Io ci ho provato in tanti modi: scrivendo un diario, guardando la luna tutte le sere, ricordandomi ogni particolare, ogni dettaglio, rallentando il ritmo. Direi che più andiamo veloci noi e più veloce va il tempo. Quindi se ci fermiamo, si ferma anche lui.
Quello che funziona meglio per me è passare un pomeriggio in giardino a non far niente. È il modo ideale per immagazzinare tempo. Ma onestamente non riesco a farlo spesso, giusto qualche giorno d'estate. Anche leggere romanzi, quelli lenti, quelli pesanti d'inizio secolo, favorisce la sensazione che tutto sia fermo.
S'illude chi crede che fare tutto velocemente ti farà trovare del tempo per te. Il tempo è sempre qui, come se aspettasse che ci si accorga di lui. Il tempo c'è sempre, anche più di quanto immaginiamo. Per saperlo cogliere bisogna essere un po' filosofi, cosa non troppo difficile per me, un po' malinconici, cosa che mi capita spesso, e anche un po' persi nel mondo, e questo mi viene assolutamente naturale.
Virginia Woolf scrive della cattiva abitudine umana di sbriciolare il tempo in ore e minuti. Proust ha dedicato tutta la sua opera magna alla "cattura del tempo". Bachelard osserva come il tempo passi più lento per i bambini che giocano in soffitta. Chi sa di mantenere vivo dentro di sé il sentimento del gioco spensierato riuscirà a rallentare il tempo, dice Bachelard. E ha ragione. Provare per credere.
Milana Runjic, scrittrice croata
Ieri ho ricevuto questa mail in risposta a una mia mandata circa una settimana prima:
"Ciao lù*
La vita è un casino - stop.
Qui sempre di corsa, ma non so dove stiamo andando...così di corsa. Bho!
Hanno scelto l'invito ma anche loro non lo trovano più.
Siamo invitati all’inaugurazine, non mi ricordo quando, ma andiamo.
Pasqua è tra due settimane ---> organizzare bischerata in barca con tanti amici.
Parco delle 5 terre
Baci
Sentiamoci
Ps scrivi per avere risposte sull'invito"
Questo invece il messaggio/frase tipo con cui da mesi oramai chiudiamo/apriamo e chiudiamo i tentativi di comunicazione io e una tra le mie più chiare amiche. Oramai ci ridiamo anche, riusciamo a doverla dire più volte lo stesso giorno...
"Adesso non riesco. Sono di corsa. Proviamo a sentirci più tardi? O male che vada magari domani che sono pi libera almeno ci parliamo con un po' più di calma."
Questa invece la lista "principale" (si abbiamo anche una seconda, terza...) delle cose che non sono riuscita a fare, nonostante me lo fossi ripromessa e che rimando giorno dopo giorno:
-scrivere la mail a Rita
-chiamare Paola& Antonio e sapere come sta il "nuovo, piccolo" Michele
-scrivere la dedica a Chela
-comprare il libro che papà mi ha chiesto
-andare a vedere la partita di sabato di Hulko (ha anche vinto)
-aggiungere anche qualche parola alle 'emoticons' con cui replico a buona parte dei messaggi che ricevo, ad Inaki per esempio
-sentire la mia adorata LAPA e capire come se la cava nel nuovo ruolo di mamma
-innaffiare le piante (siamo a due settimane, sono un'assassina)
-rispondere a una mail di una cara ex collega che aspetta lì da oramai settimana (sono un mostro)
-organizzare il pigiama party con le amiche con le amiche
-ah diamine anche Zilio
poi ci sono tutte quelle cose che so già che non farò perche detesto farle e non aver tempo è un'ottima scusa:
pulire il garage, controllare gli estratti conto della banca, mettere ordine tra le vecchie foto (quelle di quando ancora non esisteva il digitale), cucire il bottone di una camicia "caduto" a settembre", organizzare il viaggiopremio per i miei 40 anni,
andare dall'elettrauto (sono senza una luce da due settinmane oramai..)
La lista del "to do" lavorativa l'ho omessa di proposito.
Forse, anzi sicuramente, hanno ragione loro. Anche se, citando un ragazzo molto saggio, "non conosco, e credo, non esista la verità. Mah! Boh! non so......ho scritto di getto... e comunque in alcuni periodi, per avere la certezza del contrario, può essere molto piacevole anche "sailing slow and live fast"
*(ovvero me LaZia)
i refusi non verranno corretti né oggi né mai perchè non ho tempo
Internazionale 791, 16 aprile 2009
Io ci ho provato in tanti modi: scrivendo un diario, guardando la luna tutte le sere, ricordandomi ogni particolare, ogni dettaglio, rallentando il ritmo. Direi che più andiamo veloci noi e più veloce va il tempo. Quindi se ci fermiamo, si ferma anche lui.
Quello che funziona meglio per me è passare un pomeriggio in giardino a non far niente. È il modo ideale per immagazzinare tempo. Ma onestamente non riesco a farlo spesso, giusto qualche giorno d'estate. Anche leggere romanzi, quelli lenti, quelli pesanti d'inizio secolo, favorisce la sensazione che tutto sia fermo.
S'illude chi crede che fare tutto velocemente ti farà trovare del tempo per te. Il tempo è sempre qui, come se aspettasse che ci si accorga di lui. Il tempo c'è sempre, anche più di quanto immaginiamo. Per saperlo cogliere bisogna essere un po' filosofi, cosa non troppo difficile per me, un po' malinconici, cosa che mi capita spesso, e anche un po' persi nel mondo, e questo mi viene assolutamente naturale.
Virginia Woolf scrive della cattiva abitudine umana di sbriciolare il tempo in ore e minuti. Proust ha dedicato tutta la sua opera magna alla "cattura del tempo". Bachelard osserva come il tempo passi più lento per i bambini che giocano in soffitta. Chi sa di mantenere vivo dentro di sé il sentimento del gioco spensierato riuscirà a rallentare il tempo, dice Bachelard. E ha ragione. Provare per credere.
Milana Runjic, scrittrice croata
Ieri ho ricevuto questa mail in risposta a una mia mandata circa una settimana prima:
"Ciao lù*
La vita è un casino - stop.
Qui sempre di corsa, ma non so dove stiamo andando...così di corsa. Bho!
Hanno scelto l'invito ma anche loro non lo trovano più.
Siamo invitati all’inaugurazine, non mi ricordo quando, ma andiamo.
Pasqua è tra due settimane ---> organizzare bischerata in barca con tanti amici.
Parco delle 5 terre
Baci
Sentiamoci
Ps scrivi per avere risposte sull'invito"
Questo invece il messaggio/frase tipo con cui da mesi oramai chiudiamo/apriamo e chiudiamo i tentativi di comunicazione io e una tra le mie più chiare amiche. Oramai ci ridiamo anche, riusciamo a doverla dire più volte lo stesso giorno...
"Adesso non riesco. Sono di corsa. Proviamo a sentirci più tardi? O male che vada magari domani che sono pi libera almeno ci parliamo con un po' più di calma."
Questa invece la lista "principale" (si abbiamo anche una seconda, terza...) delle cose che non sono riuscita a fare, nonostante me lo fossi ripromessa e che rimando giorno dopo giorno:
-scrivere la mail a Rita
-chiamare Paola& Antonio e sapere come sta il "nuovo, piccolo" Michele
-scrivere la dedica a Chela
-comprare il libro che papà mi ha chiesto
-andare a vedere la partita di sabato di Hulko (ha anche vinto)
-aggiungere anche qualche parola alle 'emoticons' con cui replico a buona parte dei messaggi che ricevo, ad Inaki per esempio
-sentire la mia adorata LAPA e capire come se la cava nel nuovo ruolo di mamma
-innaffiare le piante (siamo a due settimane, sono un'assassina)
-rispondere a una mail di una cara ex collega che aspetta lì da oramai settimana (sono un mostro)
-organizzare il pigiama party con le amiche con le amiche
-ah diamine anche Zilio
poi ci sono tutte quelle cose che so già che non farò perche detesto farle e non aver tempo è un'ottima scusa:
pulire il garage, controllare gli estratti conto della banca, mettere ordine tra le vecchie foto (quelle di quando ancora non esisteva il digitale), cucire il bottone di una camicia "caduto" a settembre", organizzare il viaggiopremio per i miei 40 anni,
andare dall'elettrauto (sono senza una luce da due settinmane oramai..)
La lista del "to do" lavorativa l'ho omessa di proposito.
Forse, anzi sicuramente, hanno ragione loro. Anche se, citando un ragazzo molto saggio, "non conosco, e credo, non esista la verità. Mah! Boh! non so......ho scritto di getto... e comunque in alcuni periodi, per avere la certezza del contrario, può essere molto piacevole anche "sailing slow and live fast"
*(ovvero me LaZia)
i refusi non verranno corretti né oggi né mai perchè non ho tempo
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lunedì 22 marzo 2010
Sir Charles Spencer Chaplin
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà così difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore. La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama. Vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
Charlie Chaplin,(1889 - 1977)
Regista e attore inglese
domenica 21 marzo 2010
Fischiati ad Hulko i primi 2 falli della vita.
Alle 10.30 del mattino di ieri mia mamma entrata in casa mia da soli 4 minuti e 56 secondi mi ha tacciata di acidità. Mi sono dovuta difendere ricordandole che mi aveva appena pianificato l'avvenire, e con me ai miei fratelli, mio figlio, mio padre, la nostra amica LaCompagnadibanco,e non ricordo con certezza ma forse anche ai vicini di casa e che io nello stesso lasso di tempo le avevo forse dato il buongiorno e mugugnato qualche altra sillaba introduttiva e che avrebbe dovuto consentire di riattivare le sinapsi e raccogliere le idee prima di chiedermi conto del futuro di tutti.
Questo è stato l'esordio di sabato a cui sono seguite 3 ore e 30 di trasferta per torneo a 4 di minibasket. Hulko sedeva fra i suoi compagni di squadra mentre io e NonnaRagno sugli spalti in mezzo ad altri parenti accomunati dallo stesso destino divertente e pieno di aspettative.
Oltre 2 ore 'deretano contro deretano' a disquisire del quasi nulla cosmico,
"Agli allenamenti non gliela faccio più indossare la maglietta a mezze maniche sotto la canotta."
"Sì, mamma."
"Comunque anche gli altri si deconcentrano come lui, sono ancora piccoli."
"Sì, mamma."
"Bisogna chiamare l'allergologa."
"Sì, mamma."
"Te l'ho già detto che l'altra nonna che incontro sempre agli allenamenti ha già 70 anni?"
"Sì, mamma."
"Secondo te cosa intendeva tuo fratello quando l'altra sera mi ha detto 'Mamma ti ho vista guidare!'?"
"Non lo so, mamma."
"Tuo padre fa sempre così, è l'eterno indeciso."
"Sì, mamma."
"Non abbiamo portato la macchina fotografica."
"E' vero, mamma."
"Avresti dovuto dirmelo l'avrei chiesta a tuo fratello e se fosse venuta LaZia lei l'avrebbe portata."
"Sì, mamma."
"Sai che anche la mamma del numero 12, (amico di Hulko perché altrettanto bradipo) è separata?"
"No, mamma."
"Questo è il secondo marito e anche sua mamma (la di sopra 70enne) è separata."
Acuisco un po' l'attenzione ma non mi dà tempo,
"Pensavo di preparare la borsa blu da portare in treno."
"Sì, mamma."
"Mancano solo i quaderni dei compiti e qualche gioco, tanto è un diretto non dobbiamo neanche cambiare."
"Sì, mamma."
"Non mi hai detto se va bene la tovaglia che ti ho dato oppure se preferisci quella dai toni più caldi?"
"Va bene quella, mamma."
"Hai chiesto a Hulko se ha voglia di fermarsi a dormire da me giovedì? Tanto per tornare dagli allenamenti posso chiedere la macchina a tuo fratello, dice sempre che posso prenderla se mi occorre, tengo le chiavi in borsa."
"Sì, mamma."
"Martedì lo porto a tagliare i capelli."
"Sì, ...mamma."
"Domani preparo il ragù preferite venire a pranzo o a cena?"
"A pranzo, mamma."
"Li voglio schiarire ancora un po' così ...scarica il rosso ... poi voglio fare i colpi di sole, perché ..."
Nel frattempo i nanetti urlanti e sudati si contendevano la palla e con essa tutto il carico di gloria e io spossata e intontita ho lasciato, per qualche secondo, che un maturo fondo schiena tornito, fasciato da jeans chiari, mi distraesse e rinfrancasse.
Questo è stato l'esordio di sabato a cui sono seguite 3 ore e 30 di trasferta per torneo a 4 di minibasket. Hulko sedeva fra i suoi compagni di squadra mentre io e NonnaRagno sugli spalti in mezzo ad altri parenti accomunati dallo stesso destino divertente e pieno di aspettative.
Oltre 2 ore 'deretano contro deretano' a disquisire del quasi nulla cosmico,
"Agli allenamenti non gliela faccio più indossare la maglietta a mezze maniche sotto la canotta."
"Sì, mamma."
"Comunque anche gli altri si deconcentrano come lui, sono ancora piccoli."
"Sì, mamma."
"Bisogna chiamare l'allergologa."
"Sì, mamma."
"Te l'ho già detto che l'altra nonna che incontro sempre agli allenamenti ha già 70 anni?"
"Sì, mamma."
"Secondo te cosa intendeva tuo fratello quando l'altra sera mi ha detto 'Mamma ti ho vista guidare!'?"
"Non lo so, mamma."
"Tuo padre fa sempre così, è l'eterno indeciso."
"Sì, mamma."
"Non abbiamo portato la macchina fotografica."
"E' vero, mamma."
"Avresti dovuto dirmelo l'avrei chiesta a tuo fratello e se fosse venuta LaZia lei l'avrebbe portata."
"Sì, mamma."
"Sai che anche la mamma del numero 12, (amico di Hulko perché altrettanto bradipo) è separata?"
"No, mamma."
"Questo è il secondo marito e anche sua mamma (la di sopra 70enne) è separata."
Acuisco un po' l'attenzione ma non mi dà tempo,
"Pensavo di preparare la borsa blu da portare in treno."
"Sì, mamma."
"Mancano solo i quaderni dei compiti e qualche gioco, tanto è un diretto non dobbiamo neanche cambiare."
"Sì, mamma."
"Non mi hai detto se va bene la tovaglia che ti ho dato oppure se preferisci quella dai toni più caldi?"
"Va bene quella, mamma."
"Hai chiesto a Hulko se ha voglia di fermarsi a dormire da me giovedì? Tanto per tornare dagli allenamenti posso chiedere la macchina a tuo fratello, dice sempre che posso prenderla se mi occorre, tengo le chiavi in borsa."
"Sì, mamma."
"Martedì lo porto a tagliare i capelli."
"Sì, ...mamma."
"Domani preparo il ragù preferite venire a pranzo o a cena?"
"A pranzo, mamma."
"Li voglio schiarire ancora un po' così ...scarica il rosso ... poi voglio fare i colpi di sole, perché ..."
Nel frattempo i nanetti urlanti e sudati si contendevano la palla e con essa tutto il carico di gloria e io spossata e intontita ho lasciato, per qualche secondo, che un maturo fondo schiena tornito, fasciato da jeans chiari, mi distraesse e rinfrancasse.
venerdì 19 marzo 2010
Festa del papà
"Non mi ha detto come vivere:
ha semplicemente vissuto
e ha lasciato che lo osservassi"
Auguri papà!!!!
ha semplicemente vissuto
e ha lasciato che lo osservassi"
Clarence Budington Kelland
Auguri papà!!!!
nella tua vita...
Nella tua vita arriva una persona e tu senti che è l'altra parte di te, quella che ti mancava. Potrebbe essere giovane, vecchio, potrebbe essere una persona del tuo stesso sesso o di cinquanta colori diversi. È la tua casa. E tu improvvisamente ti senti completa. Intera.
Silvio Muccino, attore
la foto è stata gentilmente "rubata" a Quizz
giovedì 18 marzo 2010
Giornata mondiale della poesia
Domenica 21 marzo 2010 giornata mondiale della poesia promossa dall'Unesco
Omaggio a Dino Campana a Marradi, Firenze
Con la possibilita' di viaggiare sul " treno di poesia" con partenza dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella alle ore 8.40, con arrivo a Marradi-Palazzuolo sul Senioalle ore 10.03, con interazioni poetiche a cura del gruppo pedalate letterarie della biblioteca del palagio di parte guelfa di Firenze, che per l'occasione organizza un vagone con 25 posti bici. Consigliamo di partecipare all' evento con i testi dei canti orfici di del poeta Dino Campana, per le letture ad alta voce, da svolgere durante la giornata mondiale della poesia. Nei vari ristoranti del paese si potra' gustare la cucina Tosco Romagnola. I " treni di poesia" al ritorno dalla stazione di Marradi-Palazzuolo sul Senio sono previsti per le ore 16.57 con arrivo alle ore 18.11 a Firenze Santa Maria Novella, e il successivo alle ore 19 dalla stazione di Biforco frazione di Marradi con arrivo alle ore 20.11 a Firenze Santa Maria Novella.
Per informazioni:
Luca Leoncini +39 3391673774 del gruppo delle pedalate letterarie,
Biblioteca del plalagio di parte Guelfa di Firenze.
lucaleoncini@gmail.com
http://pedalateletterarie.wordpress.com/
Biblioteca del plalagio di parte Guelfa di Firenze
T +39 055 2616029
F+39 055 2616031
www.comune.firenze.it/comune/biblioteche/ppguelfa
www.comune.marradi.fi.it
www.mugellotoscana.it
www.pro-marradi.it
www.dinocampana.it
www.campanadino.it
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amicizia,
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poesia,
unesco
mercoledì 17 marzo 2010
Freddezza d'animo.
Lozioexpiccolodifamiglia ha degli amici. E' trapelato nell'ambiente che lozioexpiccolodifamiglia abbia delle amicizie. Non se ne sa molto perché lui è estremamente riservato salvo ciò che la risoluta cacciatrice di taglie (imperativa la 44) de LaZia ha portato con sé rientrando dalle battute, foto, mail e numeri di telefono, senza che si sentisse minacciata dal ringhio basso de Lozioeccecc. Questo racconto de Lozioeccecc è però spontaneo e non estorto, un siparietto di Casa OcchiTurchesi fra la sua amica e la figlioletta 7enne.
"Come sarebbe a dire che hai dei compiti da finire?"
"Mamma non mi ricordavo, devo fare italiano."
"Sono le dieci di sera, dovresti dormire a quest'ora. Adesso li facciamo insieme ma non si deve ripetere più."
La bimba la guarda.
"E sei in castigo per una settimana, senza computer, senza televisione e senza maneggio."
Sono occhi negli occhi,
"Mamma ma una settimana sono 7 giorni?"
OcchiTurchesi fatica a mantenere la posizione ma è fondamentale non cedere,
"Sì, 7 giorni"
"Ah beh allora non sono tanti."
"Come sarebbe a dire che hai dei compiti da finire?"
"Mamma non mi ricordavo, devo fare italiano."
"Sono le dieci di sera, dovresti dormire a quest'ora. Adesso li facciamo insieme ma non si deve ripetere più."
La bimba la guarda.
"E sei in castigo per una settimana, senza computer, senza televisione e senza maneggio."
Sono occhi negli occhi,
"Mamma ma una settimana sono 7 giorni?"
OcchiTurchesi fatica a mantenere la posizione ma è fondamentale non cedere,
"Sì, 7 giorni"
"Ah beh allora non sono tanti."
domenica 14 marzo 2010
SOLO PER OGGI.
di Papa Giovanni XXIII
Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.
Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.
Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.
Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.
Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'Amore.
Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.
Solo per oggi, Papa Giovanni XXIII
Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.
Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.
Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.
Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.
Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'Amore.
Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.
Solo per oggi, Papa Giovanni XXIII
venerdì 12 marzo 2010
Cip cip lu meu giardinu (1968)
grazie alla mia preziosissima e per fortuna unica ;D lol Amicastalker ritascarpinato e alla sua dolce dedica
giovedì 11 marzo 2010
Se qualcosa può andare storto lo farà.
lunedì 08 marzo.
lunedì 8 marzo messo in agenda nella notte dei tempi. ovvero a febbraio NonnaRagno e NonnoIlSavio decidono di prendersi un meritato riposo dal nipotesitteraggio e programmano una gita da venerdì 05 marzo a martedì 09 marzo. L'ortodontista di Hulko nel contempo ci dà appuntamento per il pomeriggio di lunedì 08 marzo. Annoto entrambe le variazioni sul tema. In ufficio si susseguono i giorni, si presentano nuovi impegni, si rendono necessari i turni, ci minaccia uno stormo di cavallette e programmano per l'08 marzo il ricovero pre-operatorio del padre della collega. Incamero mentalmente lo slittamento del controllo ortodontico a data da destinarsi e presenzio in ufficio ma a pochi giorni dal fatidico 08 marzo viene posticipato il ricovero. Torna in agenda il mio appuntamento.
lunedì 8 marzo rivisto e corretto. A metà della settimana i giochi sembrano fatti e fra me e me comincio a calcolare i tempi e penso che potrei strategicamente anticipare la timbratura di lunedì mattina alle 8,15 accompagnando Hulko a scuola alle 7.30 per ridurre al minimo le ore di permesso, faccio infatti, ormai si sa, un lavoro di estrema e vitale importanza (tono ironico) e ogni assenza ha grosse conseguenze sull'andamento economico nazionale. Ignoravo però che laMammadiStreghetta di lì a poco mi avrebbe domandato gentilmente di darle un passaggio per andare a fare gli esami del sangue alle 8.30 di lunedì 08 marzo (ma il 09 marzo finisce per caso il calendario Maya!?). Ricambio mentalmente la timbratura d'ingresso in azienda di lunedì e ricalcolo le ore di permesso. I nonni intanto partono e si fa sempre più fievole la possibilità di attuare il piano B.
lunedì 08 marzo un accanimento. Venerdì pomeriggio ricevo la mail del Kapo! che mi offre l'imperdibile opportunità di tenere una presentazione in sue veci lunedì 08 marzo dalle 14,45 alle 15.30. Accetto, inenarrabili infatti le prospettive di crescita professionali che ne possono conseguire (ma che non ne conseguiranno). Calcolo mentalmente i tempi di trasferimento fra la sala riunione e il parcheggio e decido di avere un margine sufficiente per raggiungere il cancello della scuola entro le 16.30.
lunedì 08 marzo peggio di così non può andare. Hulko si ammala nel week end o meglio racconta febbricitante e gongolante di essere stato l'unico a riuscire a schivare i controlli delle insegnanti uscendo in cortile senza giacca ottenendo in premio 'l'accidente' rivoltogli dal resto della classe. Pianifico, ripianifico, cambio prospettive, invoco qualche santo ma alla fine ne cavo poco, questo lunedì 08 marzo in qualche modo s'ha dà fa'.
Hulko finisce a scuola alle 8.25, laMammadiStreghetta e Streghetta (risparmiata dall'obbligo scolastico perché reduce da debilitanti dolori di pancia e affini) scaricate di fronte all'ambultorio alle 8.39 e la sottoscritta, impavida ma già un po' provata, raggiunge la macchinetta del timbro alle 09.00.
lunedì 08 marzo ormai senza controllo. Slitta impunemente l'orario della presentazione, dalle 15.15 alle 16.00. Stremata ricalcolo i tempi e a questo punto anche le forze, il risultato è che ce la posso ancora fare. Telefono a scuola e isterica ma camuffata da perfetta donna-manager & mamma dico che potrei tardare una manciata di minuti e che aspettassero di vedermi apparire almeno all'orizzonte prima di depositare sul marciapiede il nanetto. Mi presento fuori dalla sala riunioni spaccando il minuto ma non è libera, il mio intervento segue quello di una collega che si attarda ma non è colpa sua anche quello prima di lei e quello prima ancora e ... in effetti forse siamo tutti in ritardo sulla vita. Alle 15.28 busso discretamente e con un sorriso irresistibile chiedo gentilmente che mi lascino il posto. Entro alle 15.30 faccio il mio intervento, nel mentre mi telefona laMammadiStreghetta che si offre volontaria ma rifiuto non volendo approfittare del suo buoncuore e della sua pazienza e poi ho calcolato tutto (o quasi). Lascio la mia platea, confusa e felice, alle 15.59 rientro in ufficio, recupero borsa e giacca, lancio un paio di saluti e mi butto in corridoio. Passando di fronte al GrandeKapo! però mi illumino (non si dimentichino le grandi prospettive di carriera), ritorno sui miei passi e investo altri 120 secondi del mio tempo (con ennesimo ricalcolo mentale), illustrando gli esiti dell'incontro appena tenuto e delle mia evidente grande comunicativa. Riprendo la marcia verso il timbro e alle 16.07 metto fine alla giornata lavorativa. Salgo in macchina e arrivo di fronte la scuola alle 16.26 in netto anticipo e questo mi dà il tempo di riflettere sul fatto che posso migliorarmi sui 'ricalcoli'.
(to be continued)
lunedì 8 marzo messo in agenda nella notte dei tempi. ovvero a febbraio NonnaRagno e NonnoIlSavio decidono di prendersi un meritato riposo dal nipotesitteraggio e programmano una gita da venerdì 05 marzo a martedì 09 marzo. L'ortodontista di Hulko nel contempo ci dà appuntamento per il pomeriggio di lunedì 08 marzo. Annoto entrambe le variazioni sul tema. In ufficio si susseguono i giorni, si presentano nuovi impegni, si rendono necessari i turni, ci minaccia uno stormo di cavallette e programmano per l'08 marzo il ricovero pre-operatorio del padre della collega. Incamero mentalmente lo slittamento del controllo ortodontico a data da destinarsi e presenzio in ufficio ma a pochi giorni dal fatidico 08 marzo viene posticipato il ricovero. Torna in agenda il mio appuntamento.
lunedì 8 marzo rivisto e corretto. A metà della settimana i giochi sembrano fatti e fra me e me comincio a calcolare i tempi e penso che potrei strategicamente anticipare la timbratura di lunedì mattina alle 8,15 accompagnando Hulko a scuola alle 7.30 per ridurre al minimo le ore di permesso, faccio infatti, ormai si sa, un lavoro di estrema e vitale importanza (tono ironico) e ogni assenza ha grosse conseguenze sull'andamento economico nazionale. Ignoravo però che laMammadiStreghetta di lì a poco mi avrebbe domandato gentilmente di darle un passaggio per andare a fare gli esami del sangue alle 8.30 di lunedì 08 marzo (ma il 09 marzo finisce per caso il calendario Maya!?). Ricambio mentalmente la timbratura d'ingresso in azienda di lunedì e ricalcolo le ore di permesso. I nonni intanto partono e si fa sempre più fievole la possibilità di attuare il piano B.
lunedì 08 marzo un accanimento. Venerdì pomeriggio ricevo la mail del Kapo! che mi offre l'imperdibile opportunità di tenere una presentazione in sue veci lunedì 08 marzo dalle 14,45 alle 15.30. Accetto, inenarrabili infatti le prospettive di crescita professionali che ne possono conseguire (ma che non ne conseguiranno). Calcolo mentalmente i tempi di trasferimento fra la sala riunione e il parcheggio e decido di avere un margine sufficiente per raggiungere il cancello della scuola entro le 16.30.
lunedì 08 marzo peggio di così non può andare. Hulko si ammala nel week end o meglio racconta febbricitante e gongolante di essere stato l'unico a riuscire a schivare i controlli delle insegnanti uscendo in cortile senza giacca ottenendo in premio 'l'accidente' rivoltogli dal resto della classe. Pianifico, ripianifico, cambio prospettive, invoco qualche santo ma alla fine ne cavo poco, questo lunedì 08 marzo in qualche modo s'ha dà fa'.
Hulko finisce a scuola alle 8.25, laMammadiStreghetta e Streghetta (risparmiata dall'obbligo scolastico perché reduce da debilitanti dolori di pancia e affini) scaricate di fronte all'ambultorio alle 8.39 e la sottoscritta, impavida ma già un po' provata, raggiunge la macchinetta del timbro alle 09.00.
lunedì 08 marzo ormai senza controllo. Slitta impunemente l'orario della presentazione, dalle 15.15 alle 16.00. Stremata ricalcolo i tempi e a questo punto anche le forze, il risultato è che ce la posso ancora fare. Telefono a scuola e isterica ma camuffata da perfetta donna-manager & mamma dico che potrei tardare una manciata di minuti e che aspettassero di vedermi apparire almeno all'orizzonte prima di depositare sul marciapiede il nanetto. Mi presento fuori dalla sala riunioni spaccando il minuto ma non è libera, il mio intervento segue quello di una collega che si attarda ma non è colpa sua anche quello prima di lei e quello prima ancora e ... in effetti forse siamo tutti in ritardo sulla vita. Alle 15.28 busso discretamente e con un sorriso irresistibile chiedo gentilmente che mi lascino il posto. Entro alle 15.30 faccio il mio intervento, nel mentre mi telefona laMammadiStreghetta che si offre volontaria ma rifiuto non volendo approfittare del suo buoncuore e della sua pazienza e poi ho calcolato tutto (o quasi). Lascio la mia platea, confusa e felice, alle 15.59 rientro in ufficio, recupero borsa e giacca, lancio un paio di saluti e mi butto in corridoio. Passando di fronte al GrandeKapo! però mi illumino (non si dimentichino le grandi prospettive di carriera), ritorno sui miei passi e investo altri 120 secondi del mio tempo (con ennesimo ricalcolo mentale), illustrando gli esiti dell'incontro appena tenuto e delle mia evidente grande comunicativa. Riprendo la marcia verso il timbro e alle 16.07 metto fine alla giornata lavorativa. Salgo in macchina e arrivo di fronte la scuola alle 16.26 in netto anticipo e questo mi dà il tempo di riflettere sul fatto che posso migliorarmi sui 'ricalcoli'.
(to be continued)
mercoledì 10 marzo 2010
Dillo con parole tue.
martedì 9 marzo 2010
Opera buffa
Passerà il nostro amore,
e poi cento e altri cent’anni,
poi saremo ricongiunti:
commedianti lui e lei,
e del pubblico gli amati,
finiremo sulla scena.
Una farsa con ariette,
qualche ballo, molte risa,
un buon quadro di costume,
molti applausi.
Sarai buffo certamente
sulla scena, un geloso
incravattato.
La mia testa in subbuglio,
il mio cuore e l’orgoglio,
sciocco cuore che è spezzato
e l’orgoglio calpestato.
E così c’incontreremo,
lasceremo, risa in sala,
sette passi, sette leghe
tra di noi c’inventeremo.
E quasi non bastassero
i dolori della vita
- ci uccideremo con le parole.
Poi faremo un bell’inchino
che alla farsa porrà fine.
Tutti a letto se ne andranno
divertiti da morire.
Loro – liete vite avranno,
e l’amore domeranno,
una tigre stesa ai piedi.
Noi – per sempre un po’ così,
con berretti di sonagli,
barbari dai loro trilli
incantati.
Wisława Szymborska
Opera buffa, Appello allo Yeti (1957)
grazie per la foto a Jsome1
lunedì 8 marzo 2010
domenica 7 marzo 2010
Insonnambulità.
Prima che l'influenza lo stroncasse e mettesse fine a quella che lui chiama insonnambulità, abbiamo passato altre allegre serate dove il suo incessante pellegrinaggio fra camera e sala ha superato la mezzanotte. Venerdì sera ho estratto il coniglio dal cappello,
- Sai Hulko quando i bimbi sono piccoli, se non riescono a dormire, si mette nella culla un indumento della mamma, così riconoscono il profumo e si addormentano.
- Mamma mi dai un tuo vestito?
Vado a prendere il top con cui ho dormito la notte prima e glielo metto fra le mani, lui lo avvicina al viso e si gira sul fianco pronto per il sonno.
Torno in sala. Passata una decina di minuti vado a controllare ma lo trovo sveglio. Vedendomi allunga la maglietta,
- Mamma il tuo odore è tossico.
Ma perché a me capita sempre 'l'opzione D' quella non contemplata nei manuali!?
- Sai Hulko quando i bimbi sono piccoli, se non riescono a dormire, si mette nella culla un indumento della mamma, così riconoscono il profumo e si addormentano.
- Mamma mi dai un tuo vestito?
Vado a prendere il top con cui ho dormito la notte prima e glielo metto fra le mani, lui lo avvicina al viso e si gira sul fianco pronto per il sonno.
Torno in sala. Passata una decina di minuti vado a controllare ma lo trovo sveglio. Vedendomi allunga la maglietta,
- Mamma il tuo odore è tossico.
Ma perché a me capita sempre 'l'opzione D' quella non contemplata nei manuali!?
sabato 6 marzo 2010
Incipriarsi il naso. (Parte II)
Credo che mi avrebbe tradita. Sono passate lunghe ore e del 'suo' passaggio non c'è traccia né all'interno del blog né nella mia vita. La pelle traspirando e trasudando nervosa si sarebbe aperta un varco fra il pulviscolo profumato così da presentarsi lucida e chiazzata. Inutile cipria. Inutile attesa.
martedì 2 marzo 2010
per caso mentre tu dormi
per caso mentre tu dormi
per un involontario movimento delle dita
ti faccio il solletico e tu ridi
ridi senza svegliarti
così soddisfatta del tuo corpo ridi
approvi la vita anche nel sonno
come quel giorno che mi hai detto:
lasciami dormire, devo finire un sogno
Antonio Porta (1935-1989), poeta e scrittore italiano
per un involontario movimento delle dita
ti faccio il solletico e tu ridi
ridi senza svegliarti
così soddisfatta del tuo corpo ridi
approvi la vita anche nel sonno
come quel giorno che mi hai detto:
lasciami dormire, devo finire un sogno
Antonio Porta (1935-1989), poeta e scrittore italiano
lunedì 1 marzo 2010
ultime parole famose
"Non vedo l'ora che te ne vada di casa, così finalmente diventerai indipendente." Non ricordo le parole esatte ma il concetto era questo. Sono fuori casa da circa 10 anni oramai ed ecco quello che mi tocca 'portare a casa' almeno una volta alla settimana. Ma cosa sarà mai questa benedetta indipendenza?!
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